varie, 9 giugno 2008
GAROLLA
GAROLLA Federico Napoli 22 luglio 1925. Fotografo. «Ci fu un tempo in cui l’Italia era in bianco e nero. Se bianco e nero era il cinema degli anni ”40 e ”50, in quei tempi bicolore era la moda, incolori le automobili e le strade cittadine, bianca la balena politica, nera la miseria delle campagne nel Meridione. Di questa Italia in bilico tra un drammatico dopoguerra e un boom inebriante Federico Garolla è stato testimone e interprete. Le sue foto offrono però molto di più del semplice ritratto di un’epoca. Che si tratti di reportage, di foto di moda o di scene di strada, siamo pur sempre nelle immagini costruite con un rigore impeccabile e una straordinaria sensibilità compositiva. Al gioco della luce e dell’ombra si aggiunge una visione di lineare e nitida precisione. Come ad esempio nella veduta zenitale delle scale dell’orfanatrofio napoletano, dove bambini, gradini e ringhiere compongono una sorta di mise en abîme che dice molto di più sull’infanzia abbandonata di tante immagini strappalacrime. Quel mondo termina bruscamente con la fine degli anni ”60. Al boom fece seguito una ricchezza sempre più ostentata, all’elegante semplicità del bianco e nero l’esuberanza un po’ volgare di troppi colori. Negli anni ”70 gli interessi di Garolla presero una nuova direzione e solo ultimamente egli ha iniziato la pubblicazione del suo archivio fotografico. [...]» (Barbara Briganti, ”la Repubblica” 9/6/2008).