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 2008  giugno 07 Sabato calendario

Dentro il tubo. ”In questi mesi ho imparato a distinguere nitidamente la fama dal successo. La fama è essere visibili dopo qualche comparsata in tv

Dentro il tubo. ”In questi mesi ho imparato a distinguere nitidamente la fama dal successo. La fama è essere visibili dopo qualche comparsata in tv. Il successo è invece la stima che la gente mostra nei tuoi confronti. Mi sono commosso quando una ragazzina con l’iPod nelle orecchie m’ha detto che la mia musica era diventata la colonna sonora della sua vita. E mi ha dato pure del lei…”. L’antidivo. ”Abito in un bilocale a Milano, non ho l’auto e mi sposto solo con i mezzi pubblici. Se vivessi chiuso in una torre d’avorio non arriverei al cuore e alle orecchie della gente [… ] Io sono l’antidivo per eccellenza. A me interessa solo la musica. Mi presento in maglione e scarpe da tennis perché così mi sento me stesso. Se per qualcuno è essere snob, pazienza… Si figuri che negli anni della gavetta ho fatto anche piano bar nella hall di un albergo della riviera marchigiana. Suonavo i pezzi di Renato Carosone”. Vasco. Vedere Vasco allo stadio è una grande lezione, perché mi aiuta a cogliere il valore della semplicità e dell’immediatezza della musica. Quando arriva l’emozione, qualsiasi discorso tecnico passa in secondo piano. E Vasco è un maestro dell’immediatezza. Alcuni suoi brani, come Un senso, hanno la capacità di rimanere impressi per sempre dopo un solo ascolto. Michael Jackson. ”Ha una freschezza comunicativa e un linguaggio musicale assolutamente inimitabili”. Stralci tratti da Panorama 29.5.8 G. Poglio ha intervistato Giovanni Allevi. (Osare. «Non bisogna mai aver paura di rompere le regole, se è il nostro cuore a chiederlo. Mai temere di destabilizzare un sistema: è nella sua natura la necessità di cambiare. Ma soprattutto bisogna sempre trovare il coraggio di esporsi, di osare, di mettersi in gioco: è un dovere dell’artista». GIOVANNI ALLEVI, La musica in testa, Rizzoli, 2008, 219 pagine, 15 euro. Paola Bellone. Fra 153349)