Sara Faillaci Vanity Fair numero 22 4/6/2008, 4 giugno 2008
Chiara Muti, 34 anni, tutta felice perché «ho incontrato l’uomo della mia vita»: «Il 14 luglio mi sposo»
Chiara Muti, 34 anni, tutta felice perché «ho incontrato l’uomo della mia vita»: «Il 14 luglio mi sposo». Lui è un pianista francese, David Fray, 27 anni: «Ci siamo conosciuti una sera a teatro. Un anno fa avevo deciso di prendermi una pausa. Dal lavoro, perché le tournée teatrali alla lunga sono stressanti, ma soprattutto dalla mia vita. In seguito a certe delusioni, anche sentimentali, mi sentivo sopraffatta da un pessimismo cosmico. Sono partita senza sapere quando sarei tornata e ho scelto Parigi. Per mesi ho vissuto senza vedere nessuno, senza rispondere al telefono, senza tv, non facendo nulla che non fosse scrivere e andare a zonzo per le strade ascoltando Bach con l’iPod». Poi il padre diede un concerto a Parigi, lei ci andò («E’ stata l’unica uscita che ho fatto») e incontrò Fray: «L’avevo già conosciuto in Italia, ma ne avevo notato solo il talento». Quella sera, invece, «mi ha folgorata». Lui l’ha corteggiata «come un vecchio gentiluomo»: «Nei primi incontri mi dava addirittura del lei, per due mesi siamo usciti senza che tra noi succedesse nulla. E, quando finalmente qualcosina è successo, mi ha chiesto di sposarlo». Loro due sono «parecchio simili»: «Entrambi da bambini siamo stati molto soli, e abbiamo un carattere un po’ naïf, sembriamo di un’altra epoca. Io da adolescente cantavo Mozart e la mia musica preferita continua a essere la classica». Il fatto che lui sia più giovane di otto anni non la spaventa: «Il nostro è stato un incontro di anime. E poi anche Michelle Pfeiffer ha otto anni più di suo marito. Per non parlare di Demi Moore...». Quando si sono conosciuti, però, non gli ha detto subito la vera età «perché dimostro meno anni di quelli che ho: se glielo dico, ho pensato, si spaventa e scappa». Alla notizia delle nozze, a suo padre «gli è venuto un colpo»: «E’ sempre stato geloso dei miei fidanzati». Si sposeranno a Ravenna, nella chiesa di Sant’Agata, «come i miei genitori e, prima ancora, i miei nonni»: «Poi ci sarà una festa intima, solo i parenti e gli amici più stretti. Il momento più emozionante, però, sarà quando mio padre mi porterà all’altare».