F.Sar., Corriere della Sera 5/6/2008, 5 giugno 2008
ROMA – L’approvazione del reato di ingresso illegale costerebbe allo Stato oltre 390 milioni in tre anni
ROMA – L’approvazione del reato di ingresso illegale costerebbe allo Stato oltre 390 milioni in tre anni. A fare i conti sono stati i tecnici del ministero dell’Interno, che hanno calcolato anche l’incidenza sul bilancio statale della ristrutturazione e costruzione dei nuovi Cie, i centri di identificazione ed espulsione, dove trasferire chi entra in Italia senza permesso di soggiorno. La stima parla di 300 milioni di euro fino al 2010 e 97 milioni di euro per il 2011. Le tabelle allegate al disegno di legge sulla sicurezza depositato ieri mattina al Senato forniscono il dettaglio dei fondi necessari all’applicazione delle nuove misure. Il ministero del Tesoro ha assicurato la copertura finanziaria, ma l’esame complessivo mostra quali difficoltà tecniche, aggiunte alle resistenze politiche, abbiano portato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a fare marcia indietro rispetto a quella norma che prevede l’arresto obbligatorio e la reclusione da sei mesi a quattro anni per i clandestini. I soldi sono pochi, non è un mistero. Tanto che per far fronte all’abolizione del-l’Ici si è deciso di tagliare i finanziamenti di numerosi ministeri. Il Viminale contribuirà con 40 milioni di euro, ma per far fronte a questa «perdita» è stata sospesa la costruzione della cittadella della polizia che doveva sorgere a Napoli. «Se non si riesce a far fronte a un impegno con la città che è diventata un simbolo per questo governo, come si può credere di far entrare in vigore le altre misure?», si chiede il segretario del Siulp Cgil Claudio Giardullo. Non a caso Enzo Letizia, dell’Associazione funzionari di polizia, ribadisce la necessità di «privilegiare le norme che forniscono la certezza della pena, unico vero deterrente contro i crimini compiuti da italiani e stranieri». Nel capitolo sui Cie, il dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno prevede la creazione di 4.640 nuovi posti. «Per la metà – scrivono gli esperti – si provvederà attraverso la costruzione di nuove strutture di permanenza, per la restante metà attraverso la ristrutturazione di edifici esistenti». Nei prossimi giorni si valuterà l’idoneità delle caserme dismesse rese disponibili dalla Difesa. Il costo medio giornaliero di gestione per ogni ospite in un centro di accoglienza viene stimato in «55 euro al giorno». F.Sar.