Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 5/6/2008, 5 giugno 2008
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Ai guardiani della razza e a chi s’indigna per «le villette regalate ai rom invece che agli italiani», si potrebbe ricordare che i «sinti » in questione (i primi insediamenti risalgono al ”400) sono italiani e veneziani da molto tempo, parlano in veneto, hanno a volte fatto la naja, portano cognomi tipo Pavan o Pietrobon. Che le «villette» costeranno meno di 3 milioni di euro contro i 120 destinati dal municipio a mille nuovi alloggi per gli altri veneziani, alloggi che si aggiungeranno alle abitazioni comunali dove già vivono 4.900 famiglie aiutate negli affitti con un milione di euro l’anno. Insomma: in un’Italia dove quattro milioni di cittadini vivono in case popolari affittate a 42 euro in Campania o riscattate per 43 mila in Lombardia, parliamo di una goccia nel mare. Non vale la pena d’usarla per tentare l’integrazione di italiani «sinti»? [...]» (Gian Antonio Stella)