Jaime D’Alessandro, la Repubblica 4/6/2008, pagina 46, 4 giugno 2008
la Repubblica, mercoledì 4 giugno Maledetti videogame. Dopo gli esercizi mentali di Brain Training per ringiovanire la mente, dopo i corsi interattivi per imparare l´inglese, dopo la palestra virtuale di Wii Fit, ora si sono messi in testa di farci smettere di fumare
la Repubblica, mercoledì 4 giugno Maledetti videogame. Dopo gli esercizi mentali di Brain Training per ringiovanire la mente, dopo i corsi interattivi per imparare l´inglese, dopo la palestra virtuale di Wii Fit, ora si sono messi in testa di farci smettere di fumare. La trovata, geniale, l´hanno avuta i ragazzi della Ubi Soft, editore francese di videogame fra i più importanti in circolazione. Il gioco, presentato a Parigi pochi giorni fa, dovrebbe uscire in autunno per Nintendo Ds con il titolo di "The Easy Way to Stop Smoking" (che si tradurrà: " facile smettere di fumare se sai come farlo"). Si basa sul libro scritto Allen Carr, morto di cancro nel 2006 a 72 anni. Uno che per decenni ha fumato cinque pacchetti al giorno prima di decidere di smettere. Il saggio, il primo di una lunga serie, ha venduto otto milioni di copie in 47 Paesi diversi, mentre la sua fondazione ha aperto cliniche ovunque. E allora, si saranno chiesti alla Ubi Soft, perché non contattarla per creare un bel videogame visto che lì fuori ci sono un miliardo e 300 milioni di fumatori e metà di loro vorrebbe smettere ma non sa da dove iniziare? In più, stando a due baronetti del calibro di Richard Branson (mr. Virgin) e Anthony Hopkins, sembra che il metodo Carr funzioni. «Istantaneamente mi ha liberato dalla mia dipendenza», ha affermato Hopkins. Nel gioco si inizia creando il proprio profilo, ovvero inserendo età, sesso, interessi e le informazioni su quanto e da quando si fuma. L´idea di Carr, e del videogame, è quella di non aggredire le persone, di non sciorinare la solita tiritera sui danni del fumo. Anche perché sono anni che le sigarette aumentano di prezzo e che sui pacchetti vengono stampati moniti terrificanti, eppure la gente continua a fumare. Perché? Perché rilassa, perché aiuta a concentrarsi e perché è una forma di dipendenza e si basa sul piacere. Ed è proprio questa idea illusoria di piacere che il metodo Carr tenta di demolire. Partendo quindi dal come mai si fuma, più che dai motivi per i quali non si dovrebbe fumare. A spiegarcelo sarà il nostro trainer, a scelta fra sei diverse persone della Allen Carr´s Easyway International Ltd, che attraverso 14 diversi giochi ci farà capire dove sbagliamo. Un esempio? Molti quando si accendono una sigaretta si rilassano, ma in realtà è la stessa voglia di fumare che agita. La sensazione è più o meno la stessa di quando si distende un muscolo dopo averlo tenuto sotto sforzo a lungo. Così, sullo schermo tattile della console Ds, bisognerà disegnare cerchi con il pennino sempre più velocemente finché il nostro allenatore non ci dirà di smettere. Il piacere delle dita che si rilassano è analogo al piacere che si prova fumando. Il tutto però non raccontato a parole, ma provato in prima persona attraverso il miracolo dell´interazione digitale. Funzionerà? Robin Hayley, direttore della Allen Carr´s Easyway International Ltd ha dati confortanti: «Il feedback sul metodo è positivo. Abbiamo sempre ridato i soldi spesi per il trattamento a chi è uscito dalle nostre cliniche e ha ripreso fumare nel giro di tre mesi. Ma nel 90% dei casi non è stato necessario». Che poi il videogame sia davvero in grado di a far smettere di fumare è diffcile da dirsi non essendoci un contatto diretto con l´acquirente. A inaugurare il filone salutista è stato Brain Trainig basato sul metodo del Dr. Kawashima, neuroscienziato giapponese, che ha venduto dal 2005 a oggi oltre 20 milioni. Hayley continua: «Quello che noi tentiamo di dire è che smettere di fumare può essere molto piacevole. Molti tabagisti sono terrorizzati dall´idea di doversi privare di un piacere. Ed proprio quest´idea che combattiamo». Jaime D’Alessandro