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 2008  giugno 04 Mercoledì calendario

CICCARONE

CICCARONE Claudio Cosenza 9 gennaio 1960. Giornalista. Lavora alla Rai, nel 2002 ha vinto il premio Ilaria Alpi. Autore del romanzo La bibliotecaria (Guida 2000), storia della tarma Marta che si nutre di libri che Sam Savage avrebbe a suo dire plagiato per il suo bestselle Firmino (un topo). «[...] Anche le tematiche affrontate fuor di metafora sono incredibilmente simili: in tutti e due si parla di fantascienza, della seconda guerra mondiale, della rivoluzione, della distruzione di un quartiere (il mondo di Firmino) o del mondo (Marta). A colpire anche i moltissimi passaggi che sono (a dir poco) vicini. A partire dagli incipit. Nelle prime pagine di Firmino si legge: ”All’inizio mangiavo lasciandomi guidare solo e soltanto dal gusto, rosicchiando e masticando dimentico. Ma ben presto cominciai a leggere. [...] Oh, come mi rammaricai allora di tutti quei buchi spaventosi! [...] Non ne vado fiero”. Nelle prime pagine de La bibliotecaria: ”All’inizio della mia carriera di bibliotecaria divoravo libri su libri, distruggendo indiscriminatamente fogli e copertine. Ma accadde che un giorno, mentre ero impegnata a triturare finemente un volume... quel sapore mi fece capire che sia i libri, sia gli autori meritano rispetto”. In alcuni casi i due protagonisti hanno addirittura gli stessi e inusuali appetiti sessuali, entrambi attratti dalle proprie sorelle: ”Lei si ostinava per giunta a tenere la coda alzata, in modo che mi eccitava... impudente e provocante... il suo fondoschiena occupava tutto il mio campo visivo” (Firmino, pag. 39); ”Erano proprio le mie sorelle ad attrarmi, con i loro corpi sinuosi, le antenne impertinenti, le zampette voluttuose, i culetti vibranti...” (Marta, pag. 35). Difficile sostenere che siano soltanto combinazioni, di passaggi così vicini nei due libri se contano una trentina: forse che Firmino, senza che Savage se ne sia accorto, abbia divorato La bibliotecaria? La possibilità esiste dato che La bibliotecaria risulta tra i libri in catalogo alla biblioteca di Yale dove Savage ha insegnato proprio mentre scriveva il ”suo” Firmino. Da un’intervista di William Baldwin, Savage afferma di aver iniziato il suo libro nel 2003 e di averlo terminato nel 2005. Anni dopo, quindi, l’uscita e la catalogazione del libro di Ciccarone alla Yale (che è del 2000). E dalla biografia di Savage sappiamo che lo scrittore americano legge l’italiano. Se non bastasse un’altra strana coincidenza: su Coffee House Press, tra i più seguiti siti letterari americani, quando chiedono a Savage perché abbia scelto come animale un topo lo scrittore risponde: ”Non potevo mica scegliere una tarma”. E se Savage, che abbiamo cercato via mail, per adesso non risponde, l’autore italiano, promette battaglia: ”Sono fermamente convinto del plagio. I miei avvocati intravedono tutti gli elementi per una causa legale, ma ciò che adesso davvero mi interessa è che il mio libro, ormai fuori catalogo, venga ripubblicato e che i lettori scoprano la vera storia di Firmino”» (Gian Paolo Serino, ”la Repubblica” 4/6/2008).