Giuseppe Turani, la Repubblica 31/5/2008, 31 maggio 2008
La sede della Savno, a Treviso, è stata costruita interamente con i rifiuti, grazie al riciclo di un milione di tappi di sughero, molti quintali di fibra di cellullosa ricavata da tonnellate di quotidiani trattati, 11 mila bottiglie di plastica ottime per i pannelli isolanti in Pet, alluminio riciclato per porte e finestre, sedie e scrivanie in cartone compresso, 130 mili chili di acciaio per la struttura portante, 40 metri cubi di pannelli per il tamponamento ricavati dagli scarti delle segherie, sistema per raccogliere l’acqua piovana e innaffiare tra l’altro il giardino pensile concimato a compostecc
La sede della Savno, a Treviso, è stata costruita interamente con i rifiuti, grazie al riciclo di un milione di tappi di sughero, molti quintali di fibra di cellullosa ricavata da tonnellate di quotidiani trattati, 11 mila bottiglie di plastica ottime per i pannelli isolanti in Pet, alluminio riciclato per porte e finestre, sedie e scrivanie in cartone compresso, 130 mili chili di acciaio per la struttura portante, 40 metri cubi di pannelli per il tamponamento ricavati dagli scarti delle segherie, sistema per raccogliere l’acqua piovana e innaffiare tra l’altro il giardino pensile concimato a compostecc. "Savno” significa ”Servizi ambientali del Veneto Nord Orientale”, società pubblica che si occupa dello smaltimento dei rifiuti dei 35 comuni della provincia di Treviso. Struttura progettata per limitare la dispersione di calore, i costruttori promettono che invece dei soliti 18 chilowatt al metro cubo l’anno, qui ne basteranno 6 ecc. L’edificio è però costato 1 milione e 280 mila euro, il 20 per cento in più di un edificio normale (ma alla Savno garantiscono che la struttura ecologica consentirà di ammortizzare presto la spesa).