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 2008  maggio 16 Venerdì calendario

(ria156129) New York. La Corte Suprema della California ha abolito la legge che proibiva il matrimonio tra persone dello stesso sesso con quattro giudici a favore e tre contro, nonostante sei su sette siano di nomina repubblicana

(ria156129) New York. La Corte Suprema della California ha abolito la legge che proibiva il matrimonio tra persone dello stesso sesso con quattro giudici a favore e tre contro, nonostante sei su sette siano di nomina repubblicana. La maggioranza degli americani è contraria ai matrimoni omosessuali e questo potrebbe favorire la corsa del senatore repubblicano John McCain che si è sempre schierato contro le nozze tra persone dello stesso sesso. Anche Hillary Clinton e Barack Obama sono contrari ai matrimoni gay ma sono favorevoli alle unioni civili, approvate dal 54 per cento degli elettori. Gli strateghi del partito repubblicano guidati da Karl Rove presentarono referendum sull´aborto, le nozze gay e la ricerca sulle staminali in molti Stati alle elezioni del 2004, riuscendo così a mobilitare la parte conservatrice e religiosa del Paese a favore di Bush. La sentenza di oggi è una vittoria storica per il sindaco Gavin Nezsom di San Francisco, che, sfidando il referendum del 200, concedette 4.000 licenze di matrimonio nel 2004 a coppie dello stesso sesso prima di venire fermato per legge. Un mese dopo fu fermato dalla Corte Suprema sostenendo che non aveva l´autorità per andare contro la legge californiana. Ventitré coppie gay e il comune di San Francisco fecero ricorso, promuovendo l´azione legale che si è conclusa ieri mattina. «Limitare la definizione di matrimonio a un´unione tra un uomo e una donna - scrive nella motivazione il presidente del collegio, Ron George - è anticostituzionale e questo passaggio deve essere eliminato dal testo legislativo». I gruppi "pro-family" hanno già raccolto oltre un milione di firme. Dal 2004 a oggi ben 26 Stati hanno inserito il bando ai matrimoni gay nelle loro Costituzioni. Le nozze tra persone dello stesso sesso sono autorizzate e legali solo in Massachussetts, dove la Corte Suprema si espresse in favore nel 2003. Mario Calabresi, La Repubblica, 16 maggio 2008