Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  maggio 21 Mercoledì calendario

(rias155225) Le liquidazioni d´oro ai grandi vecchi, da Armando Cossutta a Clemente Mastella giusto per dirne un paio, legittime e previste per legge, hanno prosciugato il fondo di previdenza di ben 8 milioni di euro, quasi tutta la liquidità disponibile

(rias155225) Le liquidazioni d´oro ai grandi vecchi, da Armando Cossutta a Clemente Mastella giusto per dirne un paio, legittime e previste per legge, hanno prosciugato il fondo di previdenza di ben 8 milioni di euro, quasi tutta la liquidità disponibile. Un altro ammanco di due milioni lo hanno creato nei due anni della legislatura più breve della Repubblica i senatori che hanno usufruito (in massa, si suppone) dell´assistenza sanitaria gratuita. Il Tesoro dovrà coprire il buco da dieci milioni di euro rinvenuto nei conti interni di Palazzo Madama. Romano Comincioli (Pdl), Paolo Franco (Lega) e Benedetto Adragna (Pd) sono i tre nuovi questori insediati a Palazzo Madama al fianco del presidente Renato Schifani che si sono resi conto della situazione. L´«obolo» finale. Per Armando Cossutta (10 legislature alle spalle), l´importo netto ammonta a 345 mila euro. Per Clemente Mastella (9 legislature) 307 mila euro. E poi l´avvocato forzista Alfredo Biondi, che con otto legislature porta a casa 278 mila euro, qualcosa in più rispetto ai 240 mila del centrista Francesco D´Onofrio. E, via scendendo, gli altri. Nel capitolo sanità il deficit registrato è di 2 milioni di euro. Taglio da 30 a 23 mila euro del «plafond familiare triennale per cure odontoiatriche» (finora 10 mila euro l´anno per la famiglia del parlamentare). Con chicca finale: il senatore può iscrivere al fondo di assistenza sanitaria anche il genitore, il contributo mensile passa da 100 a 200 euro mensili. Carmelo Lopapa, la Repubblica 21/5/2008