Mina, La Stampa, 1.6.8, prima pagina., 1 giugno 2008
Mina. Non toccate la tribù rossa. Fatti non foste... La sollecitazione di Ulisse alla curiosità era romantica e pleonastica nello stesso tempo
Mina. Non toccate la tribù rossa. Fatti non foste... La sollecitazione di Ulisse alla curiosità era romantica e pleonastica nello stesso tempo. In realtà, mai l’uomo si è accontentato e, seppure con obiettivi meno alti di «virtute e canoscenza», ha rincorso accanitamente utili e inutili scoperte. Si è imbattuto, per impegno e serendipità, in tutto ciò che oggi ci appartiene come patrimonio con cui fare i conti. La Terra continua a girare, rotonda com’è, su un asse spiegabilissimo. Abbiamo faticato a dimostrarlo e ad accettarlo. Qualche pregalileiano, anche non propriamente stupido, si era confuso sull’argomento e aveva descritto acque e terre a scalini con angoli acuti che ci fanno sorridere. Sono stati affrontati analoghi scossoni nel percorso di precisazione sull’umana biologia e sull’umano pensiero. Come mi sembra volgare e superbo lo sforzo nella ricerca di ogni essere vivente al quale imporre prima il confronto e poi un’omologazione non disinteressata! Immagini di lidi inesplorati affluiscono alla nostra vista per essere sottoposti al giudizio. Cosa ce ne faremo? Con un aeroplanino sorvoliamo una tribù di stupiti uomini che puntano frecce contro il nostro acciaio. Stanno fermi, rossi e allineati tra capanne grigie altrettanto allineate. Mi viene in mente la maglia della Cremonese e non molto di più. Fondamentalmente per discrezione e perché non voglio pensare ai disegni inopportuni che guideranno l’approccio di quei rompiballe che sconquasseranno l’equilibrio dei rossi in campo grigio. Con un sofisticato aggeggio spaziale siamo ammartati, se così si può dire, su una crosta e siamo capaci di fotografare e carotare e campionare. Ci potremmo trovare alle prese con esseri grigi in campo rosso. La mia associazione di idee tenderà ad essere identica. Valgono gli stessi motivi già espressi e quel tanto di pigrizia che non mi manca naturalmente. Le nuove scoperte non sono disponibili in un contenitore indipendente ad accesso libero. Nei nostri tempi esistono i gestori delle conoscenze. Quelli che dispensano con metodi parziali le informazioni secondo convenienza. Sono quelli che non hanno amore. Non si chiederanno se la tribù rossa o il pianeta rosso hanno bisogno di noi. Non si cureranno se il loro volere sia quello di essere lasciati in pace. Sono sicura. Non si accontenteranno di fotografare e carotare. Li bombarderanno per estrarne un tornaconto. Uccideranno il cuore di un microbo marziano o di un rossiccio amazzonico con la stessa indifferenza con cui cercano di cancellare la nostra libertà e la blaschiana gioia.