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 2008  maggio 30 Venerdì calendario

MADRID

«Per cinque euro tu puoi avere un appartamento e io ritrovare il sonno» propone, imperterrito e persuasivo, Miguel Marina anche ai giornalisti che calano da Madrid a Ciempozuelos, per scoprire se, la sua, è una riffa o una truffa. Ma soprattutto per raccontare gli effetti più stravaganti dello «stress economico» provocato, in Spagna, dal rincaro delle ipoteche. Miguel Marina, un disoccupato di 31 anni, ha deciso di togliersi definitivamente il mattone dallo stomaco o, per usare le sue parole, di «afferrare il toro per le corna». Non riesce più a far fronte alle richieste della banca e non riesce nemmeno a rivendere il suo alloggio. Così lo mette in palio come primo e unico premio di un sorteggio fissato per il 15 maggio dell’anno prossimo, quando (e se) saranno stati venduti i 64 mila biglietti da 5 euro l’uno che l’uomo sta cercando di smaltire personalmente e attraverso la sua pagina web, elpisodeloscincoeuros. com.
In due mesi, e in sordina, ne ha già venduti quasi duemila, mentre l’attuale clamore pubblicitario ha indotto finora trecentomila internauti a visitare il suo sito. Se il 20% decide di tentare la sorte, lui è a posto.
Tre anni fa, in tempi finanziariamente migliori, Miguel Marina aveva firmato il mutuo per la casa dei suoi sogni: salone, bagno, cucina, due camere da letto, terrazzo al primo piano di un condominio con garage, in calle de la Virgen 8, pieno centro di questa cittadina di 17 mila abitanti, a 32 chilometri dalla capitale e famosa per aver dato i natali, nel XVIII secolo, all’architetto Ventura Rodríguez, autore del Paseo del Prado.
Nel 2005 Miguel Marina lavorava, e lavorava sodo: «Fine settimana compresi» specifica lui. E, per ironia della sorte, proprio in un’agenzia immobiliare. La crisi del settore edilizio lo ha steso due volte: prima facendogli perdere il posto e poi portando le quote ipotecarie a livelli per lui insostenibili. La media attuale è di 813 euro al mese, banche e casse di risparmio riscuotono interessi superiori al 5% e un quarto degli spagnoli sono indebitati per un quarto di secolo. La Banca di Spagna ha manifestato in aprile preoccupazione per l’aumento della morosità e Miguel, prima di finire tra gli insolventi, si era rassegnato a mettere in vendita i suoi 77 metri quadri (60 calpestabili) a 200 mila euro. Forse un po’ troppi per le quotazioni correnti nell’area (2.227 euro a metro quadro), ma necessari per saldare tutte le pendenze. Purtroppo nessun acquirente si è fatto avanti. Le compravendite di appartamenti sono in picchiata: a marzo sono crollate quasi del 40% rispetto al 2007.
Una mattina di qualche settimana fa, spesa come tante davanti a un gioco a premi televisivo, Miguel si è illuminato: quanti sarebbero disposti a puntare 5 trascurabili euro per aggiudicarsi una casa? Calcolato anche un buon margine di guadagno per sé, il disoccupato ha predisposto 64 mila tagliandi numerati, equivalenti a un potenziale incasso di 320 mila euro: un bingo, visto che la casa ne vale la metà.
Ma la Comunità di Madrid dubita della legalità della trovata e minaccia di bloccare la lotteria.
Per Miguel, come per molti altri spagnoli, le notti insonni continuano.
E.Ro.