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 2008  maggio 30 Venerdì calendario

Le Poste restano un feudo Cisl. ItaliaOggi 30 maggio 2008 Le Poste nella vulgata dei palazzi romani sono un antico feudo della Cisl: contro il sindacato bianco nell’azienda posseduta al cento per cento dallo Stato non si governa

Le Poste restano un feudo Cisl. ItaliaOggi 30 maggio 2008 Le Poste nella vulgata dei palazzi romani sono un antico feudo della Cisl: contro il sindacato bianco nell’azienda posseduta al cento per cento dallo Stato non si governa. Tradizione rispettata anche dal nuovo governo di Silvio Berlusconi. Non è una sorpresa, dunque, che ieri l’assemblea su indicazione del Tesoro abbia nominato presidente Giovanni Ialongo che per anni ha svolto proprio il ruolo di segretario generale del sindacato delle Poste della Cisl. Ialongo, presidente di Postel e già commissario dell’ente previdenziale dei postelegrafonici Ipost, è legatissimo all’ex presidente del senato nonché ex segretario generale della Cisl, Franco Marini (fra l’altro entrambi sono abruzzesi). Fatto che potrebbe avere altre implicazioni se si considera che il suo nome per la sostituzione di Vittorio Mincato ha prevalso su quello di Salvatore Rebecchini titolare nella nuova maggioranza di una sponda politica ben più potente (An). Alcuni attenti osservatori interpretano la scelta di Berlusconi con la strategia di dialogo con l’opposizione, già inaugurata con Walter Veltroni, che un giorno da candidato al Quirinale lo potrebbe ripagare bene. Allora anche i voti dei parlamentari legati a Marini potrebbero essere determinanti per ottenere l’obbiettivo. Nella stessa ottica potrebbe essere letta la riconferma di Piero Gnudi alla presidenza dell’Enel. Il manager è legato all’ex presidente della camera, Pier Ferdinando Casini, ma è rappresentativo di un’area post-democristiana che arriva fino ai prodiani con cui per il Cavaliere potrebbe rivelarsi altrettanto utile dialogare. Ma al di là di qualsiasi supposizione le scelte delle nomine nelle grandi aziende pubbliche sono state tutte sulla via della continuità e del premio nei confronti «di chi ha operato bene». Una linea sulla quale Berlusconi non ha esitato a pagare qualche tensione tra Fi An e Lega: Sull’intento preciso di dare «un segnale di distensione all’opposizione» il premier non ha voluto, infatti, sentire ragioni. A Poste è stato confermato l’a.d. Massimo Sarmi, mentre il nuovo consiglio, oltre a Ialongo e a Sarmi, comprende Nunzio Guglielmino (già vice presidente di Poste italiane, ora semplice consigliere in rappresentanza del Tesoro), Mauro Michielon (ex deputato della Lega Nord) e Roberto Colombo. Non è stato riconfermato Salvatore Biasco già a capo (chiamato dal vice-ministro Vincenzo Visco) della commissione di riforma dell’Ires e della commissione dei trenta della riforma del sistema tributario. Alla stretta finale delle nomine dei vertici di Enel, invece, sono riconfermati Piero Gnudi alla presidenza di Enel e Fulvio Conti nel ruolo di a.d. Quanto ad Eni, alla presidenza sono riconfermati Roberto Poli mentre la carica di amministratore delegato resterà Paolo Scaroni. Franco Adriano