ItaliaOggi 30 maggio 2008, Emilio Gioventù, 30 maggio 2008
Farina, debuttanti allo sbaraglio. ItaliaOggi 30 maggio 2008 Pensava di dover partecipare al concorso del dito più veloce di Montecitorio
Farina, debuttanti allo sbaraglio. ItaliaOggi 30 maggio 2008 Pensava di dover partecipare al concorso del dito più veloce di Montecitorio. S’è messo pure di impegno, il neodeputato Renato Farina, a conquistare l’invidia dei suoi colleghi, lui che rivendica con orgoglio di essere stato sempre il primo della classe. Martedì, quando il governo è andato sotto sugli uccelli, è stato additato tra gli assenteisti. Un affronto per lui, inaccettabile. In effetti sui tabulati della Camera alle prime due votazioni risultava assente. Ma lui era lì, in ostaggio di una tecnologia beffarda, di una tesserina magnetica e di quei maledetti pulsanti verde e rosso. Ed è per questo che non ci sta. Domanda. Onorevole Farina, come è possibile che lei risulta assente pur avendo preso parte alle vo- tazioni R. Guardi che mi avevano spiegato tutto, come si infila la tessera, che bisogna schiacciare il verde o il rosso. Ma non mi avevano detto che bisognava tenere il dito in funzione fino alla dichiarazione di chiusura della votazione. E pensare... D. E pensare? R. Che ero convinto che bisognava fare come in quei quiz in onda nei pomeriggi televisivi: schiacciare per primo, il più veloce. D. Scusi quel giorno c’erano due votazioni, la seconda volta che cosa è accaduto? R. Che è andato in tilt il sistema elettronico. D. Vabbè, ma in questo caso è giustificato R. No, perché non sapevo che bisognava infilare di nuovo quella tessera. D. Alla terza invece è andata bene. R. Ho votato e sono riuscito anche a non giocarmi la diaria. D. Equivoco chiarito: presente-assente. R. In realtà mi sono sentito un po’ piccolo piccolo. Pensi che proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) mentre ItaliaOggi denunciava la mia assenza, io sulle colonne di Libero bacchettavo gli assenteisti in parlamento. D. Scusi, ma non c’è uno che spiega almeno a voi parlamentari alla prima esperienza a Montecitorio che cosa fare e come farlo? R. Arrivano molti sms di Cicchitto alcuni con toni perentori tipo «presenza in aula di rigore». E in aula poi c’è Simone Baldelli. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) ci ha consegnato una cartelletta scritta con alcune note tecniche tipo come uscire più in fretta dall’aula, dove sono i bagni più vicini. D. In realtà dietro molte assenze ci sarebbero chiari messaggi politici. R. Qualcuno ha parlato di scontenti. Io avverto piuttosto che siamo un po’ come pecore senza pastore. Ciascuno ha ancora i vecchi leader come Berlusconi e Fini, ma non ha un punto di riferimento in parlamento. Io non posso che parlare bene di Cicchitto, sempre disponibile, però devo dire che in aula non procediamo come una falange. Se il mito della destra è il marciare compatti, qui siamo sfigati allo sbaraglio. Emilio Gioventù