Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  maggio 30 Venerdì calendario

Cercasi incarico per Bettini. ItaliaOggi 30 maggio 2008 Ha inventato il modello Roma. Forgiando due sindaci indimenticabili per l’Urbe come Francesco Rutelli e Walter Veltroni, entrambi rieletti alla grande anche nel secondo mandato

Cercasi incarico per Bettini. ItaliaOggi 30 maggio 2008 Ha inventato il modello Roma. Forgiando due sindaci indimenticabili per l’Urbe come Francesco Rutelli e Walter Veltroni, entrambi rieletti alla grande anche nel secondo mandato. Pur stando sempre dietro le quinte, Goffredo Bettini, per 15 anni è stato considerato il politico più potente di Roma. stato l’inventore di numerose iniziative, culturali e non, che hanno ottenuto un notevole successo. Ha occupato le due poltrone più importanti dell’Auditorium di Roma e della Festa del Cinema. stato senatore (ma la sua legislatura non è arrivata alla soglia della pensione), è stato coordinatore dei Ds a Roma. E una volta riuscito, con Veltroni, a traghettare il suo vecchio partito con la Margherita nel Pd ha ricoperto il ruolo di coordinatore unico. Ha preparato l’ennesima sfida elettorale, cercando con coraggio di portare Veltroni alla clamorosa rimonta nei confronti di Berlusconi. Non ha preteso, come tanti altri, un paracadute in Parlamento. Un collegio sicuro per salvarsi in caso di sconfitta. Anzi, la sconfitta l’ha visto nei panni, inconsueti per lui, di perdente e di capro espiatorio. Ha dovuto togliersi di mezzo, in maniera drastica, dal coordinamento unico del Pd. Il suo sogno nel cassetto è fare il ministro della cultura e per ironia della sorte, durante il governo Prodi, a soffiargli la poltrona fu proprio «Romolo» Rutelli, forse un po’ geloso delle coccole della «Lupa» Bettini a «Remo» Veltroni. Ma Bettini si è potuto consolare con il successo delle prime edizioni della Festa del Cinema, con le passerelle rosse, stracolme di star hollywoodiane. Ora però anche quel suo incarico sta per svanire nel nulla. L’ennesimo sogno frantumato in questo 2008, tutto da dimenticare per Goffredo Bettini. Se lascerà anche questo incarico (forse già a giugno ad Andrea Mondello) si ritroverà senza stipendio. Per carità, non passerà di sicuro nella categoria dei poveri, tuttavia la notizia fa scalpore. Al danno si aggiunge la beffa, in quanto il Pd non ha posti di prestigio da assegnare nel valzer delle nomine imminenti nelle grandi aziende che devono rinnovare il consiglio di amministrazione. Per Bettini potrebbe venire in soccorso Mamma Rai. All’opposizione spettano il presidente e tre consiglieri di amministrazione, 2 al Pd e 1 all’Udc (se l’Italia dei Valori riuscirà a portare a casa la presidenza della Vigilanza con Leoluca Orlando). Bettini potrebbe superare allo sprint gli altri due candidati alla presidenza, Claudio Petruccioli e Pier Luigi Celli. E tutto sommato il risultato ottenuto, di questi tempi, potrebbe quasi far venire la voglia di esultare. Il posto è di prestigio. Lo stipendio pure. Se si considera che un presidente della Rai arriva a percepire, all’incirca, 300 mila euro lordi l’anno, complessivi della quota stabilita e dei vari gettoni dovuti ai lavori, ai consigli, alle commissioni ecc. Non pensiamo però che a Bettini faccia gola un posto nel cda. Il prestigio non è certo lo stesso della presidenza, anche se, in fondo in fondo, fanno comodo anche i 200 mila euro complessivi l’anno. Imponibile lordo, ovviamente. Ormai le nomine sono dietro l’angolo e tra pochi giorni si saprà se Bettini riuscirà a conquistare un’altra poltrona importante da presidente. Del resto anche la tv fa parte della cultura, non solo la musica e il cinema. Molto probabilmente sarà importante la mediazione di Gianni Letta, al quale spetta il compito di convincere il Cavaliere che la soluzione Bettini può essere migliore di quella di Petruccioli e Celli. D’Alema di sicuro la candidatura non la appoggerà. Chissà cosa farà invece Rutelli. Marco Castoro