Paolo Condò, "La Gazzetta dello Sport" 30/5/2008;, 30 maggio 2008
«Alla fine io sono pure un bel bastardo... Scelgo con cura i punti del percorso nei quali appostarmi: dietro a una curva cieca, in cima a una rampa cattiva, coperto da un paio di alberi, un cartello stradale, un macigno
«Alla fine io sono pure un bel bastardo... Scelgo con cura i punti del percorso nei quali appostarmi: dietro a una curva cieca, in cima a una rampa cattiva, coperto da un paio di alberi, un cartello stradale, un macigno. Mi piazzo in modo da vedere il volto del corridore nel momento di massimo sforzo, e faccio in modo che lui noti me all’ultimo istante. E quindi non possa simulare una freschezza che eventualmente non ha. Il mestiere di commissario tecnico ti costringe a queste imboscate, e a trovarti sempre nel vivo della corsa». (Franco Ballerini, dt della nazionale di ciclismo)