La Repubblica 27 maggio 2008, ROBERTO PETRINI, 27 maggio 2008
Tremonti blocca le tasse locali vietati per decreto tutti gli aumenti. La Repubblica 27 maggio 2008 ROMA - Tremonti blocca tutte le tasse locali: dai Comuni, alle Province, alle Regioni
Tremonti blocca le tasse locali vietati per decreto tutti gli aumenti. La Repubblica 27 maggio 2008 ROMA - Tremonti blocca tutte le tasse locali: dai Comuni, alle Province, alle Regioni. La sorpresa è contenuta nella bozza del decreto Ici-straordinari, varato la settimana scorsa a Napoli e la cui pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale è attesa per oggi. Il blocco varato dal ministro dell´Economia, che si accoppia all´abolizione dell´Ici sulla prima casa, è assai ampio: in attesa dell´attuazione del federalismo fiscale, spiega il decreto, «è sospeso il potere delle Regioni e degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote ad essi attribuiti con legge dello Stato». In pratica oltre alle addizionali Irpef comunali e regionali e all´Irap che Tremonti congelò durante il precedente governo di centrodestra nel 2002 (e che Prodi sbloccò nel 2007), stavolta nel blocco vengono inseriti anche i tributi minori (imposte sulle bollette dell´energia elettrica e del gas, tassa di trascrizione provinciale automobilistica, tributo di prevenzione ambientale). Il blocco di fatto scatterà dal 2009 giacché per il 2008 Comuni e Regioni hanno già deliberato gli aumenti e interesserà, spiega la «Relazione illustrativa», anche gli enti locali che fino ad oggi non sono ricorsi alle addizionali. Restano fuori dal congelamento delle aliquote le Regioni che hanno sforato il deficit sanitario. La notizia del blocco delle tasse locali, arrivate ormai a coprire il 17 per cento della pressione fiscale complessiva, ha suscitato qualche malumore da parte del vicepresidente dell´Anci Fabio Sturani (sindaco di Ancona): «Il decreto è diverso da quanto concordato», ha dichiarato. Il provvedimento, composto di quattro articoli (Ici, straordinari, mutui e coperture), vale 2,6 miliardi e per le coperture si è ricorso in modo massiccio ai fondi stornati dal Ponte sullo Stretto e trasferiti alle infrastrutture di Sicilia e Calabria (tra cui la Trasversale delle Serre, la SS 106 tra Crotone e Rossano, la Tangenziale di Reggio Calabria, le metropolitane leggere siciliane) per un totale di 1,3 miliardi. Per il resto Tremonti ha impugnato, come promesso, il bisturi per tagliare più di 1 miliardo dalle varie autorizzazioni di spesa della Finanziaria di Padoa-Schioppa: nella tagliola i fondi per gli italiani nel mondo, per il centro per il libro, per la sicurezza stradale e la formazione nel settore dei trasporti, per la responsabilità sociale dell´impresa, per le libertà civili e l´immigrazione e per l´Isfol. Confermata la struttura del provvedimento sull´abolizione dell´ Ici che costa 1,7 miliardi: si precisa che a valere per determinare la prima casa è la residenza anagrafica, che saranno incluse le pertinenze, che sono incluse le case popolari e che beneficerà dello sconto anche il coniuge separato non assegnatario. Per la cedolare secca Irpef del 10 per cento sugli straordinari si confermano le soglie di 30 mila euro di reddito e 3.000 di capienza per sei mesi. La norma riguarderà anche il part time ma solo per i contratti stipulati prima del decreto. Quanto alla rinegoziazione dei mutui il decreto precisa che si tratterà della prima casa e di quelli stipulati prima dell´entrata in vigore del decreto. Le banche, spiega il decreto, saranno tenute a formulare la proposta ai clienti entro tre mesi dall´entrata in vigore del decreto, e i clienti avranno tempo altri tre mesi per decidere se aderire. La trasformazione da tasso variabile a fisso scatterà dal 1° gennaio del 2009. Il decreto stabilisce che le banche non devono applicare costi per le operazioni di conversione e che tutte le operazioni sono esenti da tasse. ROBERTO PETRINI