Galileonet.it, 27 maggio 2008
La riparazione delle molecole di Dna danneggiate è un meccanismo ben conosciuto in genetica, ma finora nessuno ne aveva dato testimonianza in tempo reale
La riparazione delle molecole di Dna danneggiate è un meccanismo ben conosciuto in genetica, ma finora nessuno ne aveva dato testimonianza in tempo reale. Ricercatori del Kavli Institute dell’Università di Delft, in Olanda, sono riusciti a documentare, a livello di una singola molecola di Dna, la ricombinazione omologa, uno dei meccanismi di riparazione frequentemente messi in atto dalle cellule. La rottura della molecola di Dna può essere provocata, per esempio, dai raggi ultravioletti o dai raggi X, ma può anche capitare durante la normale divisione cellulare. Il tipo di danno può interessare una parte della struttura o l’intera molecola, ma le cellule sono dotate di diversi meccanismi per ripararlo. Se questi danni non venissero immediatamente corretti, potrebbero portare ad alterazioni a livello funzionale. I ricercatori olandesi sono riusciti a osservare il fenomeno di riparazione grazie a un campo magnetico che consente di spingere e ruotare una singola molecola di Dna nella posizione voluta. Nel momento in cui il danno viene riparato, la posizione della molecola cambia: in questo modo gli scienziati dell’Università di Delft sono riusciti a osservare il processo di riparazione in dettaglio.