Coen Leonardo Putingrad Alet 2008, 23 maggio 2008
Putingrad. Gli uomini di Putin fanno capo a un organo centralizzato, ramificato in una ventina di uffici e dipartimenti, Consiglio di sicurezza compreso
Putingrad. Gli uomini di Putin fanno capo a un organo centralizzato, ramificato in una ventina di uffici e dipartimenti, Consiglio di sicurezza compreso. Al vertice, dal 14.11.2005, c’è il direttore centrale Sergej Sobjanin, ex governatore della regione petrolifera di Tjumen. Lo affiancano due vicedirettori. Uno è Vladislav Surkov, potentissima eminenza grigia dello Staff di Putin. [...] Per questo è necessario centralizzare la Federazione russa raggruppando le 89 entità federali in sette distretti amministrativi governati da rappresentanti nominati direttamente dai presidente, ai quali sono concesse "prerogative estese". Un modo per controllare più facilmente la periferia dell’impero. Prima di Putin, i governatori venivano eletti. Oggi vige una legge (ancora) non scritta che recita: "Sii un buon russo e taci". Ecco perché è stata inventata dai francesi la definizione "democratura": un po’ democrazia, un po’ dittatura (pg. 56).