Filippo Facci, il Giornale 23/5/2008, pagina 1., 23 maggio 2008
il Giornale, venerdì 23 maggio Orfani di Annamaria Franzoni (ci illudiamo) i conduttori dei talk show potranno finalmente organizzare una puntata su che cosa sia rimasto della nostra professione, su che lavoro facciamo, sulla differenza tra informazione e intrattenimento, su che cosa sia una notizia nell’anno di grazia 2008
il Giornale, venerdì 23 maggio Orfani di Annamaria Franzoni (ci illudiamo) i conduttori dei talk show potranno finalmente organizzare una puntata su che cosa sia rimasto della nostra professione, su che lavoro facciamo, sulla differenza tra informazione e intrattenimento, su che cosa sia una notizia nell’anno di grazia 2008. Perché vedete: se la notizia è la comunicazione di un fatto di pubblico interesse, be’, spiace dirlo, molti di noi fanno un altro lavoro da molti anni. Il pubblico interesse, poi, non può essere solo ciò che sembra interessare alla gente: altrimenti presto apriremo le prime pagine col "Grande fratello" o col prezzo delle cipolle. Il pubblico interesse, nondimeno, deve per forza essere minimamente educato: esistono ancora notizie più e meno importanti, non solo più e meno interessanti. Il pubblico interesse, se non disturba, è anche informare circa migliaia di altri delitti che non hanno trovato spazio, in tutti questi anni, perché ogni pagina era impegnata ad analizzare Cogne meglio del campo di battaglia di Waterloo. Qui non si danno lezioni: ma poi non stupitevi se restiamo un popolo di colpevolisti o innocentisti da stadio, dove proscioglimenti e condanne vengono decretati dall’Auditel, dove tanti giornalisti straparlano di un presunto «dovere di inforare» che genera solo mostri. Filippo Facci