VINCENZO BORGOMEO, la Repubblica 22/5/2008, pagina 16, 22 maggio 2008
E ora l´America viaggia su due ruote. la Repubblica, giovedì 22 maggio I "cool hunter", i cacciatori di tendenze, non hanno dubbi: è la Vespa il mezzo di locomozione più amato del momento negli Stati Uniti, aiutata anche dalla crisi che colpisce duro e che spinge molti automobilisti ad abbandonare la macchina in favore delle due ruote
E ora l´America viaggia su due ruote. la Repubblica, giovedì 22 maggio I "cool hunter", i cacciatori di tendenze, non hanno dubbi: è la Vespa il mezzo di locomozione più amato del momento negli Stati Uniti, aiutata anche dalla crisi che colpisce duro e che spinge molti automobilisti ad abbandonare la macchina in favore delle due ruote. Così il New York Times ha appena celebrato il lancio della piccola Special dal gusto retrò e molti altri giornali, Wall Street Journal in testa, dimostrano il loro entusiasmo di fronte all´idea della Piaggio di usare i blogger come strumento di marketing per capire dove stanno andando i gusti e le esigenze dei proprio scooteristi. Su VespaBlogs. com tra qualche giorno quattro blogger selezionati dovranno mettere on line tutto il mondo Vespa, senza troppe censure: la Piaggio ha dato solo un orientamento sul codice etico da tenere e solo i commenti più volgari potranno essere eliminati. Nient´altro: l´idea è quella di avere un monitoraggio non filtrato che potrebbe portare a risultati straordinari su quello che vogliono i Vespisti yankee. Insomma una piccola rivoluzione per uno scooter che negli Usa sta vivendo una seconda giovinezza, iniziata nel 1999 con la ET4 equipaggiata con il nuovo motore 4 tempi "Low Emission Advanced Engine Range" a ridotto inquinamento atmosferico e acustico dopo che nel 1985 la Piaggio dovette abbandonare quel mercato a causa delle norme antinquinamento che penalizzavano i motori due tempi. Oggi ci sono più di cento «Vespa Boutiques» - che si aggiungono alle 200 vere concessionarie - sparse dalla California alla Florida, da New York alle isole Hawaii per vendere borse, sciarpe, magliette, occhiali, caschi, piatti e bicchieri. Ovviamente con il marchio più cool del momento: il logo Vespa degli anni Quaranta, quello con la "V" grande e aperta. Attenzione però a non fraintendere il fenomeno: questo due ruote è anche un successo economico-industriale perché ha conquistato nel mercato scooter statunitense una quota del 18 per cento circa. Un´enormità - che si traduce in circa 15 mila pezzi venduti l´anno - vista la massiccia presenza di prodotti cinesi, coreani e giapponesi che costano più o meno la metà di una Vespa. Non solo: questo scooter è completamente made in Italy visto che oggi l´unica fabbrica in grado si sfornarlo è quella di Pontedera. E questo aggiunge un ulteriore tocco snob a tutta la vicenda, soprattutto agli occhi degli americani che ormai assistono impotenti a un´ondata di prodotti "locali" made in China, dalle Nike agli iPhone. Pochi sanno però che l´amore degli americani nei confronti della Vespa è un amore antico visto che il suo sbarco negli States risale addirittura al 1950, a soli quattro anni dal debutto. Il Times parlò di "un prodotto interamente italiano come non se ne vedevano da secoli dopo la biga romana" e il Reader´s Digest dedicò alle Vespa un lungo servizio. Fu l´inizio della vita "internazionale" di questo scooter. VINCENZO BORGOMEO