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 2008  maggio 22 Giovedì calendario

Duri contro il crimine, duri contro le cause del crimine. Italia Oggi 22 maggio 2008 Il pacchetto sicurezza del governo contiene molte cose e non ne contiene, per ora, alcune altre

Duri contro il crimine, duri contro le cause del crimine. Italia Oggi 22 maggio 2008 Il pacchetto sicurezza del governo contiene molte cose e non ne contiene, per ora, alcune altre. Sono stati declassati, rispetto alla prima versione, l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, l’aggravante specifica per i reati commessi dal clandestino, la riapertura del patteggiamento per i reati anteriori al 31 dicembre 2001. Se ne riparlerà in un ddl in parlamento.  poi del tutto sparita l’estensione fino a diciotto mesi della detenzione nei CPT decisamente in contrasto con il principio costituzionale di inviolabilità della libertà personale, se non per breve periodo e in caso di necessità e urgenza, senza il provvedimento del giudice. Queste modifiche, a mio parere positive, sono il primo frutto del costruttivo dialogo tra maggioranza e opposizione. Moral suasion e confronto politico sono stati utili. Il Partito Democratico ha ormai consolidato la propria posizione in materia di sicurezza facendo proprio, sia pur tardivamente, il motto vincente di Tony Blair «duri contro il crimine, duri contro le cause del crimine». Occorrono entrambe le azioni, non è sufficiente solo la prima (tipica della destra) né solo la seconda (tipica della sinistra radicale).. Ed è a partire da questa visione che si fa strada un’agenda comune. Dopo il «semi-fiasco» del dibattito sulle politiche xenofobe in Italia, relegato nello spazio dei preliminari di inizio seduta del parlamento europeo, resta però la necessità di abbassare i toni allarmistici e di ritrovare una strategia di maggior rigore ma in un contesto democratico e di civiltà giuridica. Chi brucia i campi rom non è certo meno criminale di chi ruba, specie se fa entrambe le cose come a Napoli. Un primo punto può essere quello della piena attuazione della direttiva europea del 2004 che consente l’espulsione del cittadino comunitario in caso di assenza dei mezzi essenziali di sostentamento.Vale per i comunitari, rom, romeni o altri, ma dovrebbe valere, con modalità diverse, anche per gli extracomunitari che vivono senza regolare permesso di soggiorno in Italia. Se non dimostri, per un certo tempo, capacità minime di sussistenza per te e la famiglia convivente non puoi restare, perché la presunzione di pericolosità sociale è immediata e l’Italia non può farsi carico di tutti i poveri del mondo. Triste da ammettere, ma necessario, anche per serie politiche di integrazione nazionale e di cooperazione internazionale.Il secondo punto è quello della necessità di punire davvero chi non dà, nasconde o falsifica le proprie generalità. Se cerchi lavoro e un futuro migliore in un nuovo paese il primo obbligo è quello della lealtà, di un patto alla luce del sole. Già una legge del 1998 punisce lo straniero che «non esibisce, senza giustificato motivo, il passaporto o altro documento di identificazione» con l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda (ritenuta non illegittima dalla Corte Costituzionale nel 2001). Si potrebbe togliere quel ”senza giustificato motivo”, fonte di lassismo, e trasformare la contravvenzione in delitto. Il terzo punto è quello, annunciato dal ministro Roberto Maroni, dell’adesione dell’Italia al Trattato di Prum, con la relativa istituzione di una banca dati del Dna ora assente. una misura di grande efficacia investigativa che è già tra i disegni di legge del Partito Democratico. Il quarto punto può essere quello dell’aggravante specifica per il reato commesso dal clandestino inteso come straniero già espulso. Non è in pratica molto efficace, ma tuttavia va nella direzione del monito specifico per chi delinque. Il quinto punto è costituito dal complesso dei nuovi poteri dei sindaci, dalla confisca delle merci contraffatte alla tutela del decoro degli edifici e alle altre misure già in sostanza previste dal pacchetto Amato. In effetti le norme ci sono, altre possono essere introdotte senza rivoluzioni, più importante ancora è l’efficienza delle politiche. Il governo-ombra del Partito Democratico, guidato da Walter Veltroni, approverà venerdì a Milano l’aggiornamento del pacchetto Amato e il disegno di legge sulla certezza della pena. Il confronto è dunque nel merito, le forzature sono inutili e dannose, i testi dovranno essere conformi alla Costituzione. Pierluigi Mantini