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 2008  maggio 21 Mercoledì calendario

L’Europa riscrive l’agricoltura. Il Sole 24 Ore 21 maggio 2008 Aumento delle superfici coltivate, tramonto delle quote latte, erogazione più modulata degli aiuti, monitoraggio attento della catena distributiva e un’idea a sorpresa: destinare i fondi comunitari non utilizzati nel 2008 per sostegni ai prezzi agricoli (che non ne hanno certo avuto bisogno) per erogare micro-crediti agli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo

L’Europa riscrive l’agricoltura. Il Sole 24 Ore 21 maggio 2008 Aumento delle superfici coltivate, tramonto delle quote latte, erogazione più modulata degli aiuti, monitoraggio attento della catena distributiva e un’idea a sorpresa: destinare i fondi comunitari non utilizzati nel 2008 per sostegni ai prezzi agricoli (che non ne hanno certo avuto bisogno) per erogare micro-crediti agli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo. questo l’articolato ventaglio di proposte presentato ieri dalla Commissione Ue per correggere il tiro della riforma del 2003 della Politica agricola europea (Pac) e cercare di adattarla a scenari globali bruscamente cambiati. Con prezzi delle derrate alimentari su picchi impensabili fino a qualche anno fa e carenze produttive che giustificano scelte opposte a quando, negli anni passati, l’Europa doveva fare i conti con montagne di burro e silos stracolmi di cereali invenduti. Nonostante la polemiche, Bruxelles continua a sostenere l’esigenza di arrivare a un utilizzo del 10% di biocarburanti nei trasporti entro il 2020, ma sottolinea la necessità di strategie sostenibili e vincoli stringenti per il loro utilizzo; e propone l’abolizione delle sovvenzioni ancora esistenti al biofuel di prima generazione, prodotto da cereali utilizzabili per l’alimentazione. La Commissione non risponde, invece, con questo pacchetto di proposte, alle crescenti pressioni per la ripresa in Europa di colture di organismi geneticamente modificati, il cui destino è stato da poco affidato da Bruxelles agli approfondimenti scientifici da parte della Efsa, l’Agenzia per la sicurezza alimentare di Parma. Sul tavolo una revisione della Pac, chiamata timidamente "health check", controllo di salute, in origine per non turbare i francesi con l’idea di un’altra riforma agricola, ma che proprio Nicolas Sarkozy e il suo ministro all’Agricoltura, Michel Barnier, dovranno condurre in porto prima della fine dell’anno, nel secondo semestre 2008 di presidenza Ue francese. Presentata anche una comunicazione sugli effetti degli aumenti dei prezzi che, come ha sostenuto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, hanno «molte cause e molte conseguenze». Il commissario europeo all’Agricoltura Mariann Fischer Boel ha previsto che i prezzi agricoli si assestino nei prossimi mesi su livelli «più alti del 2006, ma più bassi dei picchi che si sono registrati dal settembre scorso al marzo di quest’anno», grazie anche a un’aumento della capacità produttiva cerealicola in Europa, in Russia e in Ucraina. «Bisogna poi mettere le cose in prospettiva - ha precisato la Fischer Boel - negli ultimi trent’anni i prezzi agricoli erano sempre scesi e pertanto si resta in termini reali a valori tuttora inferiori a quelli del 1965». Il commissario ha anche lanciato l’idea di utilizzare le risorse comunitarie non utilizzate quest’anno in misure d’intervento e restituzioni all’export, per erogare micro-crediti ad agricoltori nei Paesi in via di sviluppo. «Non sono in grado ora di quantificare le risorse disponibili - ha dichiarato la Fischer Boel - ma sono significative, non si tratta di noccioline». La proposta, affidata a un gruppo di studio nella Commissione, dovrà però essere avallata dai 27 Governi in quanto i fondi Ue non utilizzati dovrebbero di norma ritornare alle capitali. Per il resto l’health check si muove sui binari già anticipati nelle settimane scorse. Prospetta l’abolizione permanente, dopo la soppressione temporanea decisa nell’autunno scorso, dell’obbligo per gli agricoltori di non coltivare il 10% dei terreni arabili (set-aside) per massimizzare il potenziale di produzione. Delinea il tramonto della quote latte nella primavera 2015, con un "atterraggio morbido", che prevede aumenti annuali dell’1% rispetto ai tetti attuali alla produzione, in cinque stadi successivi a partire dalla campagna 2009/10. Si continua poi sulla strada del disaccoppiamento degli aiuti imboccata con la precedente riforma, slegando le sovvenzioni dalle quantità prodotte. Prevista l’abolizione di vari aiuti "accoppiati" ancora esistenti, mantenendoli solo per vacche nutrici, pecore e capre. Agli Stati viene conferita la facoltà di erogare aiuti non più solo in base al rendimento storico delle terre, ma utilizzando forfettizzazioni e criteri regionali, per rendere più omogenee le sovvenzioni. Sollecitata più flessibilità nei vincoli ambientali, di benessere animale e qualità alimentare per l’erogazione degli aiuti. Suggeriti pure un aumento dal 5% attuale al 13% entro il 2012 della quota di sovvenzioni sottratte agli aiuti diretti e devolute allo sviluppo rurale e nuovi tetti per i finanziamenti alle grandi aziende agricole. Enrico Brivio LA PAC IN PILLOLE L’obiettivo La gestione della Politica agricola comune (Pac) è divisa tra Unione europea e Stati membri. Il suo obiettivo è assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori europei e una remunerazione equa agli agricoltori Prima voce del bilancio Ue La spesa agricola rappresenta il 45% del bilancio comunitario. Le decisioni sulla Pac vengono prese a maggioranza qualificata dal Consiglio dei ministri dopo la consultazione del Parlamento europeo Le modifiche La Pac ha soddisfatto il suo principale obiettivo: garantire l’autosufficienza alimentare della Comunità europea. Sono tuttavia emersi squilibri ed eccessi di produzione. I suoi obiettivi sono quindi cambiati nel corso del tempo attraverso le successive riforme (riforma McSharry del 1992 e Agenda 2000) L’ultima riforma La riforma del giugno 2003 introduce le seguenti novità: pagamento unico per azienda indipendente dalla produzione (disaccoppiamento); subordinazione del pagamento al rispetto di norme in materia ambientale, alimentare, di salute animale e vegetale (condizionalità ambientale); politica di sviluppo rurale rafforzata attraverso la riduzione dei pagamenti alle grandi aziende (modulazione); tetto per le spese di sostegno del mercato e per gli aiuti diretti tra il 2007 e il 2013 Le novità SET-ASIDE Abolita la messa a riposo dei terreni Abolizione permanente, dopo la soppressione temporanea decisa nell’autunno scorso, dell’obbligo per gli agricoltori di non coltivare il 10% dei terreni arabili (set-aside). Si potrà così massimizzare il potenziale di produzione QUOTE LATTE Atterraggio morbido e stop nel 2015 Fine delle quote latte nella primavera 2015, con un "atterraggio morbido", che prevede aumenti annuali dell’1% rispetto agli attuali tetti alla produzione, attraverso cinque stadi successivi a partire dalla campagna 2009/10 AIUTI Sovvenzioni svincolate dalla produzione Aiuti sempre più slegati dalle quantità prodotte, abolizione di vari "accoppiamenti" ancora esistenti. Gli Stati potranno erogare aiuti non più solo in base al rendimento storico delle terre, ma utilizzando forfettizzazioni e criteri regionali AMBIENTE Più contributi allo sviluppo rurale Ridefiniti i vincoli ambientali, di benessere animale e qualità alimentare per l’erogazione degli aiuti. La quota di sovvenzioni sottratte agli aiuti diretti e devolute allo sviluppo rurale sale dal 5% attuale al 13% entro il 2012