LiberoMercato 14 maggio 2008, 14 maggio 2008
I pm ancora più di traverso su Coppola. LiberoMercato 14 maggio 2008 Anche le toghe promuovono affari con una spiccata propensione alla finanza? A leggere le ultime puntate del libro scritto dalle procure su Danilo Coppola, pare di sì
I pm ancora più di traverso su Coppola. LiberoMercato 14 maggio 2008 Anche le toghe promuovono affari con una spiccata propensione alla finanza? A leggere le ultime puntate del libro scritto dalle procure su Danilo Coppola, pare di sì. Riassunto delle puntate precedenti. Coppola è imputato a Roma per concorso nel reato di bancarotta per il fallimento di una società extra gruppo denominata Micop che ralizzava guadagni ingenti attraverso l’acquisto di immobili e la successiva rivendita dopo che questi erano stati messi a reddito, ovvero affittati. Le imposte venivano dichiarate ma non versate. Poi soci e amministratori abbandonavano il controllo e si rendevano irreperibili. Un sistema, che secondo i pm, avrebbe portato a un’evasione fiscale di 70 milioni. Nel frattempo sono stati sequestrati 100 milioni di beni, sono stati versati all’Erario da parte di Coppola 17,2 milioni, sono stati sequestrati 19,1 milioni nell’ambito del processo Antonveneta e al momento sono dunque destinati all’amministrazione finanziaria quasi 38 milioni per l’Erario. L’intero gruppo Coppola è stato messo in liquidazione, è stato dato mandato a Banca leonardo di cedere il 47,2% di Ipi dove sono custoditi l’area di Porta Vittoria e il Lingotto di Torino. La direzione regionale del Lazio il 29 aprile ha comunicato a ogni organo dell’amministrazione finanziaria che provvederà agli adempimenti tributari per conto delle società extra gruppo in modo da evitare il fallimento di queste e impedire ulteriori danni all’Erario. stata consegnata una memoria ai pm sulla struttura societaria estera riconducibile a Coppola ed è in corso la predisposizione di un piano per trasferire in Italia tutte le partecipazioni estere in una società italiana costituita ad hoc con un amministratore gradito ai pm. Eppure dopo il carcere in isolamento, quasi 16 mesi di arresti domiciliari e a un mese dalla chiusura del processo di primo grado all’orizzonte Coppola non intravede una possibile revoca delle misure cautelari. Non solo. Coppola vuole vendere per restituire i 70 milioni al Fisco, ha accettato di essere considerato il diminus di tutte le società pur di riattivare la finanza e chiudere la cessione evitando il fallimento. Ma anche in questo caso deve fare i conti con la procura. E con lo strano caso Pramerica/Ubs. Il 6 marzo l’avvocato Michele Gentiloni, del collegio difensivo di Coppola, invia all’immobiliarista una lettera riservata ventilando l’ipotesi di interesse di prudential/Ubs e caldeggiando con un forte pressing l’offerta. A seguire l’offerta di Pramerica è l’avvocato Francesco Calmetta che a Gentiloni il 20 marzo chiede di presentare istanza per negoziare direttamente con Coppola le condizioni dell’operazione. Lo stesso giorno Coppola chiede al presidente della seconda sezione penale del tribunale di Roma l’autorizzazione a incontrare Calmetta. E il tribunale accetta. Mentre il 14 aprile nega la stessa richiesta a incontrare Riccardo Fusi, rappresentante della Btp interessata a una partnership con Ipi per il maxi cantiere di Porta Vittoria. Idem per l’avvocato Armando Maffeis che Coppola chiede di incontrare sempre il 14 aprile, invano. Lunedì Coppola ha fatto sapere che l’offerta di prudential, secondo i suoi avvocati pari a un miliardo ma non quantificata nel carteggio con i pm e smentita ieri dalla diretta interessata, sarebbe troppo bassa. Calmetta invece accelera per chiudere l’affare in questi giorni. Queste le ultime tappe della vicenda, ora i dubbi e gli interrogativi. Il primo: perché rifiutare a Coppola, che in cambio ha ammesso di essere il dominus di tutte le sue società, di riattivare la finanza e saldare il debito erariale? Perché arrivare a una sentenza di primo grado, attesa a metà giugno, con il fallimento delle sue società che non solo non consentirebbe a Coppola di pagare il conto con il fisco ma comporterebbe con ogni probabilità la custodia permanente oltre a una probabile condanna a 9 anni? Perché si è fatto avanti l’avvocato Calmetta e perché è stato l’unico legale ammesso dai pm a decidere chi devono essere gli "interlocutori unici" di Coppola? E, infine, l’offerta di Pramerica/Ubs ha davvero delle chance di concretizzarsi o rischia di trasformarsi in una trappola per Coppola? La partita si giocherà a giorni. E sul piatto, va ricordato, c’è il destino di Porta Vittoria. E siccome a pensar male spesso non si sbaglia, che su Porta Vittoria ci siano "acquirenti unici" a prezzi stracciati è un domandone su cui veder chiaro. Ma sui pm, stavolta registi unici di tempi modi e sviluppi.