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 2008  maggio 20 Martedì calendario

Don Gianni psicoanalizza l’elefante, che si avvale della facoltà... Al direttore - Sento il Foglio un po’ moscio di fronte al grande avvenimento che è avvenuto in Italia

Don Gianni psicoanalizza l’elefante, che si avvale della facoltà... Al direttore - Sento il Foglio un po’ moscio di fronte al grande avvenimento che è avvenuto in Italia. Il centrodestra è riconosciuto come l’unico governo possibile dagli elettori e anche dall’Europa, dalle banche, dalla magistratura, dai giornali, salvo gli esorcismi, che portano fortuna come benedizioni improprie, di Scalfari e della Spinelli. In questo si coronano le sue scelte politiche. Lei è veramente un grande politico, che ha saputo schierarsi contro l’opinione dominante per Craxi e contro Di Pietro quando era il solo a farlo, l’unico ad avere un titolo nell’opinione pubblica così avverso. Forse questo era dovuto ai quattro quarti della sua nobiltà comunista, essere fotografato bambino da Togliatti è un fatto che rimane. E poi con Berlusconi, con un tono critico per poter essere ascoltato anche a sinistra, ma rimanendo berlusconiano nella pelle, quasi l’ipostasi intellettuale di Berlusconi. Ora invece che lei come politico ha vinto si duole della vittoria che sembra toglierle motivazioni di lotta: e il Foglio sembra mantenere una linea senza entusiasmo. Eppure è memorabile che Berlusconi cominci da Napoli, dove sono falliti il postcomunismo e il postdemocristianesimo. Bassolino e la Iervolino sono diventati una vergogna pubblica, producono l’annullamento delle forze che rappresentano. E’ finito il cattolicesimo politico e il postcomunismo di D’Alema. Ci vuole coraggio per cominciare da Napoli. La forza politica che prende oggi Napoli in braccio rappresenta la nazione oltre l’antifascismo e oltre la Costituzione. Lei ha vinto anche un’altra battaglia, quella per la chiesa dell’annuncio di Papa Ratzinger, oltre il dialogo come forma totale. Il Papa fa della tradizione e della chiesa il principio che fonda la Scrittura mentre era il principio protestante, con il Concilio e con il postconcilio, a fare della Scrittura il testo unico della Rivelazione analogamente al Corano. Oggi ascoltiamo Papa Ratzinger memorare i Padri della chiesa come fonte della Rivelazione. Il cattolicesimo è tornato nella chiesa cattolica. Anche in questo lei ha vinto. Perché dunque il Foglio è così neutro, perché sembra giocare al guardalinee quando era il centravanti della partita? Perché non parteggiare per il centrodestra, senza limitarsi all’elogio dei vertici bipartisan? Parteggi direttore, per il governo e per Berlusconi, con coraggio: e ricordi che è caduto ora lo stato antifascista nato dalla resistenza dei partigiani nonostante tutti gli altri antifascisti e nonostante i delitti compiuti dai comunisti dopo la vittoria nel triangolo della morte, sostenga Giampaolo Pansa, che fa opera di giustizia storica. Sono stato antifascista e resistente ai suoi tempi ma ricordo i morti ammazzati per vendette private in nome dell’antifascismo che per mesi comparvero nelle strade di Genova. Aver fatto dell’antifascismo un principio politico costituzionale dopo la fine del fascismo è stata la causa del terrorismo nero e di quello rosso, della violenza e del mito della rivoluzione che non sono mai cessati. Berlusconi e Fini, abbracciando l’antifascismo, abbracciano tutti gli italiani antifascisti che non hanno creduto che l’antifascismo fosse la legittimazione morale e democratica del comunismo. Lei sente sulla sua pelle la sconfitta della lista contro l’aborto. Ma quella è stata un’illuminazione personale del Signore, che le ha dato di esprimere l’orrore laico per la violenza sugli innocenti, il crimine di Erode perpetuato nei secoli. E’ stata una battaglia spirituale; e le battaglie spirituali nasconono sempre da una sconfitta, i cristiani lo sanno bene. Lei ha combattuto come ”ateo”, anche se è così evidente da quello che lei fa che lei crede in Dio e in Gesù Cristo. Un cristiano che conosce san Giovanni della Croce sa che la mistica opera nell’incoscienza dell’anima, nel suo segreto dove Dio abita. Vedrà che la sua vittoria verrà col tempo dalla sua stessa sconfitta e non sarà soltanto in Italia. Ma anche in Italia la chiesa ha trovato il coraggio, da lei, di chiedere finalmente l’attuazione totale della 194 e il sostegno alle donne che abortiscono per povertà. Giuliano Ferrara moscio non è Giuliano Ferrara. Con affetto Gianni Baget Bozzo Calma, amico. Intanto ho smesso di fumare. Poi andrò in palestra. (G.Ferrara)