La Stampa 16 maggio 2008, VITTORIO SABADIN, 16 maggio 2008
”Meningite sconfitta col nuovo vaccino”. La Stampa 16 maggio 2008 Una delle malattie più subdole e crudeli, quella che attacca i bambini uccidendoli o provocando loro irreparabili lesioni, sta per essere sconfitta
”Meningite sconfitta col nuovo vaccino”. La Stampa 16 maggio 2008 Una delle malattie più subdole e crudeli, quella che attacca i bambini uccidendoli o provocando loro irreparabili lesioni, sta per essere sconfitta. Un test su 150 neonati inglesi ha dimostrato che il vaccino contro la meningite B, sviluppato dalla multinazionale farmaceutica svizzera Novartis, funziona. Gli scienziati hanno paragonato la scoperta al ritrovamento del Santo Graal nella ricerca contro l’infezione, che colpisce nel mondo tra 20 e 80 mila bambini ogni anno. Di tutti i batteri, quello della meningite è uno dei più sfuggenti. Vive senza destare sospetti nel naso o nella gola di una persona su 10. Ogni tanto, per ragioni che non si è riusciti a comprendere, fa esplodere una malattia che si sviluppa con straordinaria rapidità, infiammando la membrana del cervello chiamata appunto meninge. I sintomi sono febbre, irritabilità, vomito, mal di testa e convulsioni. Nel 10% dei casi l’attacco del batterio porta alla morte. Le conseguenze sono spesso terribili: la sordità è una delle più comuni, ma si registrano quasi sempre anche problemi neurologici accompagnati da una straziante perdita delle dita e degli arti. Esistono già vaccini per i gruppi C e Hib della meningite. I ceppi più resistenti, capaci di annullare ogni tentativo di renderli inoffensivi, erano rimasti quelli del gruppo B, dominante in Europa e in molte altre parti del mondo. I ceppi del gruppo B si sviluppano con caratteristiche diverse nei territori che invadono, vaccini realizzati a Cuba e in Nuova Zelanda si sono dimostrati efficaci solo per le infezioni presenti in quei Paesi. Il nuovo medicinale ha il vantaggio non trascurabile di contenere antigeni «multipli», sviluppati dallo studio di 85 ceppi del batterio del gruppo B. Il test sui 150 bambini inglesi è stato fatto su tre ceppi rappresentativi, e ha dimostrato che fornisce una protezione maggiore dell’85%. Secondo Ray Borrow, protagonista della scoperta e responsabile della ricerca sui vaccini alla Health Protection Agency di Manchester, non ci vorrà molto tempo prima di realizzare un rimedio contro la meningite B disponibile per tutti. «Credo - ha detto - che dobbiamo essere entusiasti: 10 anni fa abbiamo sviluppato il vaccino contro il gruppo C, ma sembrava che non ci fosse speranza di controllare il gruppo B. La prospettiva di proteggere i bambini dalla meningite B sarebbe una pietra miliare nella prevenzione delle malattie globali». I test di laboratorio per il vaccino sono risultati buoni e incoraggianti esattamente come quelli di 10 anni fa per il gruppo C, che è stato virtualmente sconfitto. Ora si attendono gli esami di un nuovo test, che coinvolge altre centinaia di bambini inglesi e che dovrà confermare i risultati raggiunti. L’Independent ha pubblicato la foto di Patrick Kane, un bambino di 11 anni che sorride sollevando il braccio a cui manca una mano, e l’eroico racconto del padre Frank: «Nel giro di poche ore - ha scritto - un altro bambino di un’altra famiglia, da qualche parte, sarà di fronte alla morte. So che i genitori affronteranno giorni di agonia e tristezza, pregando che il loro figlio possa sopravvivere; settimane e mesi di preoccupazione per la spaventosa distruzione che la meningite può causare a un corpo giovane e vulnerabile; anni, spesso tutta una vita, per farsi una ragione delle conseguenze di questa esperienza». Ma Patrick nella foto sorride, perché, come scrive suo padre, alla fine «c’è sempre speranza, anche nelle ore più buie» e solo chi è passato attraverso tutto questo sa quanta gratitudine meritino gli scienziati che hanno scoperto come fare in modo che non accada finalmente più. VITTORIO SABADIN