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 2008  maggio 20 Martedì calendario

CASARINI

CASARINI Pippo (Giuseppe) Modena 1924. Compositore. Noto anche come l’autore di 44 gatti (cantata da Barbara Ferigo da Gorizia allo Zecchino d’oro del 1968). «[...] quel refrain per bambini su un ritmo di tarantella continua a resistere nei ricordi sonori degli italiani, anzi, nel libro AvantPop viene definito ”l’unica canzone di protesta del ”68 che abbia avuto un successo duraturo”. [...] ”In quel periodo avevo smesso di suonare in giro e insegnavo educazione musicale alle scuole medie di Nonantola: mi venne prima il titolo, ispirato al numero di anni che stavo per compiere, 44, poi il testo, che scrissi in un paio di settimane, e infine, la musica, che composi in un quarto d’ora. Il contenuto della canzone invece viene dal mio grande amore per i gatti: andando a Roma da parenti, su un rudere vicino a piazza Esedra, c’erano questi gatti randagi a cui delle signore davano da mangiare. L’idea della canzone è nata così”. Il maestro Casarini ha avuto una carriera artistica avventurosa prima di darsi all’insegnamento, su e giù per l’Italia del dopoguerra e poi nei locali notturni del nord Europa, fino a suonare al Grand Hotel di Calcutta. In vita sua ha composto più di cento canzoni a cominciare da Spirù, il primo successo arrivato nel ”46: ”Lo ballavano in tutta la riviera adriatica, da Cervia ad Ancona, lo avevo composto rifacendomi a un brano francese che avevo sentito: poi lo vietarono le autorità, perché uomo e donna ballandolo si toccavano con le spalle...”. Con la sua orchestra di sei elementi ha animato i night club di Ginevra, sette anni in Svizzera con contratti che si rinnovavano da un anno all’altro e un repertorio che spaziava dai classici del jazz americano alle canzoni italiane più famose. A Calcutta, dov’è rimasto per tre anni, suonava al Princess accompagnando le ballerine inglesi del varietà ”Blue Bell Girls”. Con lui c’era sempre la moglie Silvana, bellissima, prima come ”semplice” compagna e poi come musicista e cantante: ”Con l’orchestra ho suonato in Olanda e in Germania, ma negli ultimi anni in Svezia ho lavorato con mia moglie: io al pianoforte e lei al contrabbasso, cantavamo insieme in duetto. L’ho voluta io al mio fianco, perché non facesse la vita della moglie del musicista, che è una brutta vita: al night si comincia alle 10 di sera e si finisce alle 5 del mattino”. Epici tour a bordo di una Seicento più alta che larga, a causa del contrabbasso legato sul tettuccio dell’auto, finché, a 40 anni, non viene il momento di dire basta: ”Ho sfruttato il mio diploma del conservatorio e ho cominciato a insegnare musica alle medie, l’ho fatto per la pensione, perché a fare il musicista non c’è niente di sicuro, nonostante io e mia moglie avessimo un successo notevole”. Il successo, quello vero, giunge con una canzoncina geniale concepita idealmente per i suoi alunni di prima media: ”Avevo letto il regolamento del concorso dello Zecchino d’Oro e decisi di tentare. Il titolo venne subito, invece sul testo ci ho pensato per 15 giorni. Ricordo che in piena notte ho svegliato mia moglie per chiederle: che ne dici di ”in fila per 6 col resto di 2?’ e lei mi ha risposto ”te sei matto!’”. E così 44 gatti batté Il torero Camomillo per un solo voto, anche se quella fu la prima e l’ultima volta che Casarini partecipò alla gara: ”In realtà ci ho riprovato, ma la mia canzone Nozze d’argento, ispirata ai valori della famiglia, non ha passato la selezione perché quell’anno, era il ”74, c’era il referendum sul divorzio…”. L’ultimo brano scritto dal pianista è di pochi anni fa, si intitola Fra tanta gente ed è stato cantato da Luciano Pavarotti nel suo disco Volare. Oggi il maestro Casarini suona ancora il pianoforte nella sua casa piena di libri, ma non compone più: ”Un pittore, anche se è un dilettante, coi suoi quadri almeno può fare una mostra, ma se io faccio una canzone, senza una casa discografica dove la butto?”» (Franco Giubilei, ”La Stampa” 20/5/2008).