La Russia di Putin ཿ Anna Politkovskaja ཿ C 2004 ཿ C 2005 Adelphi ཿ 947.085 POL Barzana, 17 maggio 2008
Durante la celebrazione del rito pasquale nella Chiesa del Redentore (l’antica cattedrale di Mosca ricostruita ex novo, in cemento, al posto di una piscina scoperta), al fianco del presidente, come in una parata militare, si segnavano in modo goffo e clownesco il primo ministro Fradkov e la nuova eminenza grigia del Cremlino Dmitrij Medvedev, l’ometto basso basso con la testa grossa a capo dell’ufficio del presidente
Durante la celebrazione del rito pasquale nella Chiesa del Redentore (l’antica cattedrale di Mosca ricostruita ex novo, in cemento, al posto di una piscina scoperta), al fianco del presidente, come in una parata militare, si segnavano in modo goffo e clownesco il primo ministro Fradkov e la nuova eminenza grigia del Cremlino Dmitrij Medvedev, l’ometto basso basso con la testa grossa a capo dell’ufficio del presidente. Medvedev si faceva il segno della croce portando la mano alla testa e ai genitali. Una scena ridicola. Come Putin, anche lui strinse la mano al ”compagno” Patriarca, invece di baciargliela come prescrive il rituale. Il Patriarca sorvolò. Gli addetti alle pubbliche relazioni del Cremlino saranno anche solerti, ma sono ignoranti in materia religiosa e non avevano saputo istruirli adeguatamente. Accanto a Putin c’era anche il sindaco di Mosca Jurij Lužkov, che l’aveva ”costruita”, quella chiesa. Lužkov è l’unico che si sia segnato come si conviene. L’inizio della celebrazione fu ancora più comico della stretta di mano al Patriarca.