Volcic Demetrio Il piccolo zar Laterza 2008, 17 maggio 2008
Pacolli. La Mabetem, impresa svizzera di costruzioni e arredi, appartenente al finanziere albanese Behgjet Pacolli, trova la sua strada in Russia nei primi anni Novanta
Pacolli. La Mabetem, impresa svizzera di costruzioni e arredi, appartenente al finanziere albanese Behgjet Pacolli, trova la sua strada in Russia nei primi anni Novanta. Eltsin incontrerà Pacolli e lo inviterà a Mosca per ristrutturare i palazzi del potere, Cremlino incluso. L’albanese ha fatto lavori per mezzo miliardo di dollari e oltre il dieci per cento degli introiti pare sia finito nelle tasche della "famiglia" allargata di Eltsin, che lascia parte di quei denari in Svizzera. Il procuratore generale Jurij Skuratov aprirà l’inchiesta nel 1999 e arriverà a minacciare la figlia di Eltsin. Il gruppo di Eltsin chiederà a Putin di gestire la vicenda e tutto finirà in uno scandalo a luci rosse. In un servizio su una delle reti televisive controllate dagli oligarchi, ancora amici del Cremlino e di Eltsin, una sera si vedono un signore nudo, in un appartamento, e alcune ragazze anch’esse non molto vestite. L’identità dell’uomo sarà presto confermata: si tratta proprio di Skuratov. Il vero regista dell’operazione è Putin, capo dei servizi segreti.