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 2008  maggio 15 Giovedì calendario

Le carceri rischiano di scoppiare. ItaliaOggi 15 maggio 2008 Servirebbero 100 mila posti letto nelle carceri italiane per ospitare gli stranieri accusati del reato di immigrazione clandestina

Le carceri rischiano di scoppiare. ItaliaOggi 15 maggio 2008 Servirebbero 100 mila posti letto nelle carceri italiane per ospitare gli stranieri accusati del reato di immigrazione clandestina. Il pacchetto sicurezza in arrivo dovrebbe girare intorno alla modifica della legge Bossi-Fini del 2002, ritenuta oggi, a sei anni dalla sua approvazione, troppo blanda. L’introduzione del reato di clandestinità, il rimpatrio forzoso e il prolungamento della detenzione nei centri di permanenza (Cpt) per extracomunitari sino a 18 mesi sono le modifiche essenziali previste alla legge del 2002. L’impatto sul sistema penale e penitenziario, se le norme non dovessero restare successivamente inapplicate, sarebbe durissimo. Secondo i dati delle forze dell’ordine più o meno ogni anno gli irregolari intercettati sono circa 126 mila. Un dato che tiene conto che dal 2007 i rumeni sono tutti comunitari e quindi regolari. Ovviamente i clandestini non intercettati sono sicuramente almeno tre, quattro volte di più rispetto a quelli intercettati. Se si considera che i posti letto regolamentari nelle 208 carceri italiane sono circa 43 mila, che ad oggi i detenuti sono circa 53 mila, che quindi vi sono già 10 mila unità in esubero, che i posti letto nei 14 Cpt sono 1.940 e che sono già tutti occupati, che i 14 Cpt nell’arco di un anno detengono fino a 11.472 stranieri (in considerazione di una rotazione temporale determinata dalla durata massima di permanenza pari a due mesi), si comprende come sarà difficile trovare posto per tutti i nuovi potenziali clienti del sistema detentivo. A spanne ci vorrebbero subito nuovi almeno 100 mila posti letto. In termini economici pare a tutti come si tratti di un costo difficile da sopportare. Inoltre se da un lato vi sono le spese dell’edilizia penitenziaria, dall’altro ci sono quelle della custodia giornaliera di un recluso (circa 230 euro per persona al giorno). La deflazione carceraria potrebbe essere aiutata, si dice, dal meccanismo delle espulsioni. Anche qui però le difficoltà pratiche ed economiche non sono insignificanti. Difficoltà di accertamento della identità, costi del biglietto aereo e del personale impegnato nella scorta e nella traduzione. Si può calcolare che la mera espulsione di un cittadino straniero costi intorno ai 3-4 mila euro. Espellerne 100 mila, laddove possibile, costerebbe intorno ai 300-400 milioni di euro. Anche le altre misure che saranno eventualmente assunte avranno una incidenza sulla situazione carceraria. intenzione dichiarata del governo mettere mano alla legge Gozzini del 1986 sulla falsa riga di quanto già fatto con la legge ex Cirielli del dicembre 2005, ossia penalizzando ulteriormente i recidivi. Al 31 dicembre 2007 risultano oltre 10 mila le persone che beneficiano di misure previste dalla normativa penitenziaria. Nel solo 2007 sono pervenuti circa 6.300 nuovi casi agli Uffici dell’esecuzione penale esterna (Uepe). La stretta sui benefici non tiene conto del bassissimo numero di reati commessi da persone durante la misura alternativa, ossia 32 casi pari allo 0,31% del totale dei beneficiari. Le indiscrezioni dal Viminale e da via Arenula parlano di stretta ulteriore per i recidivi, di riduzione dell’area di accesso ai benefici penitenziari. Ciò senza dubbi si ripercuoterà ulteriormente sul sovraffollamento penitenziario. Così come vi si ripercuoterà ogni nuovo automatismo sulla custodia cautelare per i reati di criminalità diffusa o il ridimensionamento nell’applicazione dell’istituto della sospensione condizionale della pena. Patrizio Gonnella riproduzione riservata