Mail di un lettore della Gazzetta, 15 maggio 2008
Premessa: sono siciliano e NON sono contrario al Ponte. Non mi piace però come anche Lei affronta il discorso (come Lombardo, il giornale La sicilia, ecc) tralasciando il vero problema, quale appare dal Report degli economisti Advisers internazionali coordinati dal Rettore della Bocconi, dopo che il I Governo Prodi (sottosegretario alla Presidentza Micheli) richiese di valutare costi e durata del Return on Investment
Premessa: sono siciliano e NON sono contrario al Ponte. Non mi piace però come anche Lei affronta il discorso (come Lombardo, il giornale La sicilia, ecc) tralasciando il vero problema, quale appare dal Report degli economisti Advisers internazionali coordinati dal Rettore della Bocconi, dopo che il I Governo Prodi (sottosegretario alla Presidentza Micheli) richiese di valutare costi e durata del Return on Investment. Tralascerò di occuparmi dell’altro Report degli Advisors internazionali, tutti progettisti di ponti sospesi, coordinati dal Rettore del Politecnico di Milano. Stando agli economisti, già con i costi dell’epoca si dichiararono concordi che il ponte coi soli pedaggi di mezzi gommati e treni non si sarebbe pagato nei 30 anni previsti per le concessioni statali. Poco male: basterebbe una leggina ad hoc per allungare il periodo; il punto è che forse non basteranno neanche 99 anni. La conseguenza è stata che alla gara d’appalto per il progetto e la realizzazione dell’opera si presentarono due cordate; vinse Impregilo. Ma per la costituzione di una Società di gestione che in Project Financing si facesse carico di reperire e remunerare i fondi per integrare quelli della B.E.I. e gestire il Ponte (pedaggi, personale, manutenzione, ecc.ecc.) non risulta essersi fatto avanti NESSUNO proprio perchè chi si occupa di finanza quel report della Bocconi lo conosce bene. Pertanto per non fare la fine della Società di gestione del Tunnel della Manica (fino al 2006 ogni anno salvata dal fallimento dai Governi Francese ed Inglese, cosa che Regione Sicilia e Calabria non potrebbero mai fare), è da qui che si deve ripartire dopo avere aggiornato i conti ai costi vigenti di materie prime e M.O. Paolo Gulinello