varie, 14 maggio 2008
MISIANI
MISIANI Francesco Taurianova (Reggio Calabria) 13 marzo 1936, Roma 29 dicembre 2009. Avvocato. Dal 1965 al 2000 magistrato, fu tra i fondatori di Magistratura democratica, la corrente di sinistra dell’Associazione italiana magistrati • «[...] Nella sua lunga carriera in magistratura si era occupato di temi scottanti e di molte ”emergenze”: dal terrorismo a Cosa Nostra, aveva lavorato con Domenico Sica all’Alto Commissariato Antimafia, e nella Tangentopoli degli anni Novanta. Lo chiamavano ”toga rossa” che poi fu il titolo del libro scritto con Carlo Bonini, giornalista di "Repubblica". Scrisse anche ”Per fatti di mafia”, molto apprezzato dagli studiosi del fenomeno mafioso. Giorgio Bocca definì il testo fondamentale per capire Cosa Nostra. Nel ”96 era finito nel mirino della procura di Milano, che lo indagò per favoreggiamento nei confronti di Renato Squillante, l’ex capo dei gip di Roma arrestato per corruzione. Per questa vicenda Misiani fu trasferito dal Csm al tribunale di Napoli, un provvedimento che venne poi annullato dal Tar, e finì sotto processo. Il dibattimento si concluse con una assoluzione piena ”perché il fatto non sussiste”. Ma dopo quell’episodio Misiani, proclamatosi sempre innocente, decise di abbandonare per sempre la toga di magistrato per intraprendere la carriera di avvocato. A questa professione si dedicò negli ultimi anni. Uno dei processi in cui spese molte energie, e si dedicò con passione, fu il delicatissimo caso di Federica Saraceni, figlia di Luigi Saraceni, un suo intimo amico. La donna venne coinvolta nell’omicidio di Massimo D’Antona, l’agguato firmato dalle Brigate Rosse nel maggio del ”99» (’la Repubblica” 30/12/2009).