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 2008  maggio 14 Mercoledì calendario

MINOPRIO

MINOPRIO Minnie (Virginia Anna) Ware (Gran Bretagna) 4 luglio 1942. Soubrette. Voce jazz, accento inglese, gambe lunghe così e sguardo sexy. Provocante e intrigante, parruccone biondo e riccio, aria da svampita, faceva impazzire gli italiani negli anni Settanta ballando, sculettando e miagolando (fece talmente scalpore da provocare un’interrogazione parlamentare) mentre cantava Quando mi dici così - sigla televisiva di Speciale per noi (1971) - in coppia con Fred Bongusto. Tanta tv, ma anche teatro, musica, pubblicità (storica quella della caramella Dufour: ”Vo glio la caramella che mi piace tanto e che fa Du-du-du-du-du-dudu-du-du-Dufour”), foto osé per Playboy e Le Ore e cinema (’Ma le commedie sexy non le rifarei”), poi l’addio al mondo dello spettacolo a fine anni Ottanta per dedicarsi al primo amore, il jazz. Adesso gestisce a Roma, con il marito Carlo Mezzano, il locale ”The Cotton Club”. «Vado in collegio e il cognome Minoprio per gli inglesi è impronunciabile, allora i compagni si inventano un nomignolo: Minnie. Mi resterà per tutta la vita” [...] A 16 anni il primo lavoro in ”teatro con Cinderella [...] Nel 1959 Walter Chiari e Lelio Luttazzi vengono a Londra per cercare una soubrette, faccio l’audizione e restano colpiti” [...]. Dopo aver recitato per otto mesi in Io e la margherita torna in Inghilterra. ”Qualche lavoretto, ma mi innamoro di un ragazzo italiano e mollo tutto per sposarmi. Di quel primo matrimonio, però, non un buon ricordo: lascio il mondo dello spettacolo e l’Inghilterra per mio marito, ho tante aspettative, ma alla fine si rivelerà tutto una bufala. E in Italia sarò una delle prime persone a divorziare”[...] Nel 1966 fa Ciao Rudy con Mastroianni e la Carrà, nel 1974 farà Forse sarà la musica del mare con la Bertè. ”Marcello è sornione, non dà confidenza. Con Raffaella ho un rapporto cordiale, anche se la stampa ci mette in competizione. Loredana invece è divorata dall’ambi zione, vuole arrivare a tutti i costi al successo ed è disposta a tutto. Ed è perennemente insoddisfatta, con una visione tragica della vita”. Nel 1971 lei esordisce in tv con Spe ciale per noi. Ed è il boom. ”Prepariamo la sigla, ma non vado bene e Don Lurio dice che devo essere più sexy. Per tre giorni di fila mi fa lezioni, mi strappa di dosso il maglione che indosso e lo sostituisce con calze e reggiseno [...] io non ho mai capito di essere sexy, non mi sono mai resa conto. Infatti ero simpatica alle donne! [....] Dicevano che turbavo la notte degli italiani. Boh... Quella famosa sigla io e Fred Bongusto la giriamo tre volte, è lunghissima. Rivista ora fa ridere, ero proprio una pazza! [...] Per molti ero un cartone animato, come Jessica Rabbit. Tolta la parruca, spesso, non venivo nemmeno riconosciuta. Come quella volta... [...] Salgo in taxi. L’autista mi guarda nello specchietto. ”Sa che sembra la Minoprio?’. ”Me lo dicono tutti...’. ”Ao’, le piacerebbe, eh?’ [...] La verità è che non sono mai stata brava e a mio agio a spogliarmi. E quindi non mi sono mai sentita provocante. Mi divertivo e basta [...] Ero la Lorella Cuccarini degli anni Settanta”. [...]» (Alessandro Dell’Orto, ”Libero” 9/3/2008).