varie, 14 maggio 2008
MIGLIORA
MIGLIORA Marzia Alessandria 25 luglio 1972. Artista. «Se un non vedente entra in un museo cosa potrà apprezzare delle opere d’arte esposte? Partendo da questa considerazione Marzia Migliora ha realizzato cinque lavori che possono essere fruiti anche attraverso il tatto e l’udito. Il percorso espositivo prende, infatti, l’avvio da tre cartelli segnaletici che descrivono le sale della Fondazione Merz con ”mappe tattili”, disegnate ad altorilievo in modo da poter essere lette anche con le mani. Così anche un cieco può ”vedere” la scritta collocata lungo la scala che porta al primo piano. Il testo è una citazione della struggente poesia di Montale ”Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”, che lo scrittore aveva dedicato alla moglie non vedente dopo la sua morte, e non a caso le lettere sono caratteri d’acciaio di quelli usati per le lapidi tombali. Proseguendo, nella sala centrale una parete è decorata con 600 piastrelle di ceramica e su 72 di queste sono serigrafate le denominazioni, scritte anche in Braille, di 36 fobie correlate ai cinque sensi. Poco più in là scorre la videoanimazione Anomma che racconta la storia di una formica della specie Anomma Nigricans, la cui femmine sono cieche e si muovono esplorando lo spazio con le antenne e quando percepiscono un pericolo fingono di essere morte. Questo comportamento è detto Tanatosi e dà il titolo alla mostra» (Guido Curto, ”La Stampa” 23/11/2006).