varie, 14 maggio 2008
Gabriella De Simoni, 69 anni. Pensionata, romana, moglie di un ex docente di Chimica, da qualche anno s’era trasferita col marito a Casa Dondolini, poche abitazioni sperdute nei boschi dell’Amiata
Gabriella De Simoni, 69 anni. Pensionata, romana, moglie di un ex docente di Chimica, da qualche anno s’era trasferita col marito a Casa Dondolini, poche abitazioni sperdute nei boschi dell’Amiata. La sua cascina confinava con quella Francesco Serreti, 65 anni, sposato, infermiere in pensione, originario di Rosarmo in provincia di Reggio Calabria. Sebbene le abitazioni fossero divise da un giardino e da un campo, i due litigavano spesso per questioni di vicinato. L’altro giorno la De Simoni era accanto al fontanile del borgo con l’amica Marianna Dondolini, 33 anni, quando arrivò il Serreti che, convinto che le due parlassero male di lui, rientrò subito in casa e dopo pochi secondi ne uscì impugnando un vecchio revolver con cui sparò tre colpi: uno raggiunse la De Simoni dritto in testa, gli altri due colpirono la Dondolini di striscio. Subito dopo l’arma si inceppò, allora il Serreti afferrò un tubo trovato lì per terra e lo suonò più volte sulla testa della De Simoni che giaceva in una pozza di sangue. All’arrivo dei carabinieri l’uomo, che li aspettava tranquillo passeggiando nel suo giardino, spiegò: " stato un colpo di testa, non so cosa mi ha preso". Sua moglie, che entrava in casa proprio in quel momento, fu colta da malore. Verso le 16 di domenica 11 maggio nello spiazzo di una borgata a Casa Dondolini in provincia di Grosseto.