Paolo Condò, "La Gazzetta dello Sport" 9/5/2008;, 9 maggio 2008
«La competizione è l’eterna giovinezza, la ragione ultima per cui si accetta ogni sacrificio. Capisco bene le motivazioni di Del Piero: non può giocare ai margini del grande calcio esattamente come io non posso vivacchiare confuso nel gruppo
«La competizione è l’eterna giovinezza, la ragione ultima per cui si accetta ogni sacrificio. Capisco bene le motivazioni di Del Piero: non può giocare ai margini del grande calcio esattamente come io non posso vivacchiare confuso nel gruppo. Il dna ci costringe a sfidare i giovani per sentirci freschi come loro, e non invecchiare mai». (Bettini)