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 2008  aprile 17 Giovedì calendario

Arriva la cura francese per gli straordinari italiani. Il Sole 24 Ore 17 aprile 2008 Una "cura Sarkozy" per il rilancio della produttività

Arriva la cura francese per gli straordinari italiani. Il Sole 24 Ore 17 aprile 2008 Una "cura Sarkozy" per il rilancio della produttività. Il governo Berlusconi punta alla detassazione totale degli straordinari, senza intaccare la contribuzione per evitare contraccolpi sulla previdenza. Per un operaio che guadagna 1.500 euro lordi, 15 ore al mese di straordinario si tradurranno in 41 euro in più in busta paga, che faranno lievitare l’importo netto da 111 a 152 euro. Un edile con lo stesso stipendio, che di ore di straordinario ne fa 20, aggiungerà 57 euro all’importo mensile che salirà da 155 a 212 euro. Mentre per un impiegato del commercio, 10 ore di straordinario detassato faranno crescere di 25 euro il valore che passerà da 68 a 93 euro. Sono questi gli effetti della terapia shock che sta preparando l’esecutivo di centro-destra, più radicale di quella annunciata in origine che prevedeva l’applicazione agli straordinari di un’aliquota secca del 10%. Non solo, la detassazione interessa tutte le voci salariali variabili legate alla produttività (premi, incentivi, liberalità). «L’obiettivo è quello di sottrarre queste voci alla progressività fiscale – spiega Maurizio Sacconi (Pdl) ”. Un decreto legge potrebbe rendere efficaci da subito queste misure». A fare da apripista è stato il governo Sarkozy che ha previsto la defiscalizzazione delle ore di straordinario neutralizzando il tetto delle 35 ore ereditato dall’esecutivo di centro-sinistra. Le nuove misure ricalcano quanto previsto da un Ddl presentato dallo stesso Sacconi al Senato, anche se resta l’incognita dei costi: «Vanno considerati gli effetti autocompensativi provocati dall’emersione degli straordinari oggi pagati in nero – continua Sacconi – insieme all’incremento di gettito per la maggiore produttività. Ma dovremo stabilire norme antielusive per evitare che aumenti fissi vengano camuffati in straordinario». Il governo Prodi, nel protocollo sul welfare aveva già eliminato la contribuzione aggiuntiva del 5%, 10% e 15% sullo straordinario eccedente le 40, 44 e 48 ore, a carico delle imprese industriali. «A trarre vantaggio dalla nostra misura sono i lavoratori – aggiunge Sacconi – visto che lo straordinario adesso può far scattare l’aliquota marginale superiore. L’impresa ci guadagnerà in termini di crescita della produttività e di sviluppo di relazioni industriali basate sulla condivisione degli obiettivi». Il nuovo esecutivo dovrà fare i conti con le resistenze del sindacato che contesta soprattutto il mancato riferimento alla contrattazione aziendale: «Non vedo una grande utilità – sostiene Valeria Fedeli (Filtea-Cgil) ”. Nelle imprese tessili in pochi fanno lo straordinario, soprattutto tra le donne. Il beneficio fiscale va legato alla presenza di accordi sul secondo livello contrattuale e non al rapporto individuale tra lavoratore e azienda». Dubbi anche dalla Cisl: «Su questi temi serve un confronto preventivo con il sindacato – sostiene Giorgio Santini ”. Abbiamo proposto la detassazione del secondo livello contrattuale e in questo ambito può entrare anche lo straordinario, ma siamo contrari a provvedimenti individuali». Ancora più critici i metalmeccanici della Cisl: « una misura parziale, non riguarda la generalità dei lavoratori – sostiene Giorgio Caprioli (Fim) – e può provocare una distorsione perché le imprese possono essere spinte ad abbassare la soglia di occupazione stabile». Nessuna «preclusione ideologica» dalla Uil, anche se la priorità è detassare gli aumenti contrattuali, mentre l’Ugl teme l’effetto boomerang dal ricorso eccessivo agli straordinari sull’occupazione stabile. Giorgio Pogliotti IL LAVORO EXTRA SETTORE PER SETTORE Commercio  previsto per questo comparto un limite massimo di 200 ore individuali annue, o in assenza del contratto, c’è il tetto legale delle 250 ore oltre il quale scattano le sanzioni, come previsto dal Dlgs 66/2003 in applicazione della direttiva europea Metalmeccanici Il contratto nazionale distingue: per le aziende piccole e medie (fino a 200 dipendenti) il limite massimo per gli straordinari è di 250 ore annue. Per quelle grandi (oltre 200 dipendenti) il tetto è invece di 200 ore. Sono previste cinque giornate di straordinario obbligatorio. Tessili Il lavoro straordinario ha carattere volontario, con il limite individuale di 180 ore sino al raggiungimento di un monte annuo aziendale di 130 ore per dipendente. Se riguarda gruppi di lavoratori lo straordinario è oggetto di esame preventivo tra azienda e Rsu Edilizia Il contratto ha fissato un limite di 250 ore individuali. Per ogni ora di straordinario scatta una maggiorazione del 35% (55% se festivo) di un’ora normale lavorata. La richiesta dell’impresa è effettuata con preavviso di 72 ore, salvo i casi di necessità