Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  aprile 28 Lunedì calendario

Il Viagra e i suoi fratelli i farmaci dalla doppia vita. Affari & finanza 28 aprile 2008 Sono farmaci dalla doppia vita, nati per curare alcune malattie ma che si rivelano efficaci anche (o solamente) nella cura di patologie diverse

Il Viagra e i suoi fratelli i farmaci dalla doppia vita. Affari & finanza 28 aprile 2008 Sono farmaci dalla doppia vita, nati per curare alcune malattie ma che si rivelano efficaci anche (o solamente) nella cura di patologie diverse. Sono noti nell’ambiente scientifico come offlabel, e il più celebre è l’aspirina, che ebbe grande fortuna come il farmaco che aiutò a frenare l’epidemia di Spagnola dopo la prima guerra mondiale, e che nel 1950 entrò nel Guinness dei primati come l’antidolorifico più diffuso del mondo. Accompagnò gli astronauti dell’Apollo sulla luna, lenì i mal di testa di Don Camillo e dei personaggi di Cent’anni di solitudine. Fece guadagnare il Nobel a Sir John Vane e fu sperimentato in tali e tante condizioni da diventare oggetto di 3mila pubblicazioni scientifiche. Due decenni più tardi ritrovò una seconda giovinezza, quando i primi studi scientifici suggerirono i suoi benefici per il sistema cardiovascolare. Il caso più recente è il Prozac, nato come farmaco per la depressione, che è stato eletto a possibile terapia per la cura della ambliopia, o malattia dell’occhio pigro, come risulta dalla ricerca dell’equipe italiana di neurobiologia della Scuola Normale di Pisa e dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr, guidata dal professor Lamberto Maffei. Pubblicata su Science, la ricerca ha portato alla luce che la fluoxetina, la molecola del Prozac, sarebbe in grado di ringiovanire il cervello adulto, al punto da permettere il recupero di una visione normale in ratti ambliopi. Il Prozac è impiegato nel trattamento della depressione, altri esempi vengono dalla cura dei tumori. Accade spesso che il malato oncologico presenti patologie concomitanti che lo rendono più fragile. Allo stesso modo, può succedere che un certo chemioterapico si sia dimostrato efficace in usi o assortimenti nuovi e che le autorità sanitarie non abbiano ancora ratificato il nuovo uso o, ancora, che le novità riguardino farmaci non più coperti da brevetto, e che per questo nessuna azienda chieda l’estensione delle indicazioni. Infine, capita che in molti tumori considerati rari o per alcuni di quelli infantili non vi siano strumenti farmacologici, e che per questo i medici, in base alla loro esperienza e ai dati della letteratura, decidano di usare farmaci indicati per altre neoplasie. In Italia il 78% dei pazienti oncologici è curato con farmaci off label. A sorpresa, uno dei farmaci usati in oncologia è la talidomide, proprio il farmaco che negli anni 50 venne ritirato dal commercio per i danni che provocò ai bambini nati da madri che lo avevano assunto in gravidanza. La talidomide era venduta come sedativo, antinausea e ipnotico, rivolto in particolar modo alle donne in gravidanza. Ma ebbe effetti disastrosi e fu ritirato dal commercio nel 1961 dopo la nascita di centinaia di bambini affetti da focomelia. Oggi invece la talidomide si è dimostrato efficace nel mieloma, in alcune forme di mielodisplasia e di mielofibrosi. In America sono oltre 100.000 e in Europa già 10.000 i pazienti sottoposti a terapia con talidomide che negli ultimi 4 anni hanno utilizzato con successo questo farmaco. E come dimenticare il Viagra, che compie proprio in questi giorni dieci anni? Eppure, prima del 1998 la Food and Drug Administration stava verificando gli effetti del sildenafil, il principio attivo, come farmaco antidolorifico per l’angina pectoris. Erano risultati piuttosto deludenti, ma i medici nel condurre gli esperimenti scoprirono quasi per caso che il farmaco poteva avere effetti ben più validi nel trattamento della disfunzione erettile. Per di più, negli anni successivi sono state ipotizzate ancora altre utilizzazioni per il Viagra in campo andrologico a livello miocardico, coronarico, vascolare sistemico, piastrinico e polmonare, per cui non è esclusa a questo punto una "terza vita" della pasticca blu. Ma il caso forse più sorprendente in assoluto è quello del Valium, da sempre uno dei tranquillanti più classici, usato da milioni e milioni di persone in tutto il mondo per prendere sonno la sera. Bene, poco tempo fa se ne sono scoperte le virtù in ostetricia. Attraverso meccanismi tra i quali la sedazione centrale ha una funzione determinante, Valium facilita il parto rendendo la partoriente più calma e cooperante. Inoltre, somministrato tempestivamente in caso di minaccia di parto prematuro, ossia immediatamente all’inizio della dilatazione del collo, permette la continuazione della gravidanza per settimane o sino al termine. Non è finita: nel caso di cosiddetta "placenta previa", dosi elevate determinano una sedazione opportuna in quanto facilitano il rigoroso riposo a letto che va prescritto alle pazienti. Infine, tutto un altro settore. Sigle come C9H15N5O o diaminopirimidilpiperidinNossido diranno poco, eppure sono le formule della molecola più conosciuta contro la caduta dei capelli: minoxidil. E’ un altro caso di farmaco di gran successo nato per altri scopi: negli anni 70 fu introdotto come antiipertensivo e la scoperta della sua efficacia per la caduta dei capelli è stata ancora una volta casuale: un effetto collaterale sui pazienti affetti da ipertensione e trattati con questo farmaco per via orale era, infatti, la ricrescita dei capelli. LAURA KISS