ansa.it 25/4/2008, 25 aprile 2008
La crisi alimentare internazionale non risparmia neanche il Giappone, seconda potenza economica mondiale, dove la corsa al rialzo dei prezzi sta causando carenze di scorte per generi di prima necessità che la popolazione nipponica aveva ormai dimenticato dopo la fine dalla seconda guerra mondiale
La crisi alimentare internazionale non risparmia neanche il Giappone, seconda potenza economica mondiale, dove la corsa al rialzo dei prezzi sta causando carenze di scorte per generi di prima necessità che la popolazione nipponica aveva ormai dimenticato dopo la fine dalla seconda guerra mondiale. Ultimo in ordine di tempo è l’allarme per la scarsità di burro causata dell’impennata dei prezzi di mangimi per mucche e del taglio alle importazioni di latte, entrambi provenienti principalmente dall’Australia, col risultato che oggi le aziende agricole non riescono a soddisfare la domanda del prodotto, sempre più utilizzato in Giappone per l’interesse verso la cucina europea. Secondo un recente sondaggio governativo, l’80% della popolazione dichiara di «temere per la scarsita di cibo» nel prossimo futuro, anche alla luce dei recenti aumenti di generi di prima necessità (il grano, ad esempio, è aumentato di oltre il 130% in un anno). La principale preoccupazione del governo riguarda la forte dipendenza della nazione dall’import alimentare: secondo i dati del ministero dell’Agricoltura, nel 2006 la produzione interna é stata in grado di coprire solo il 39% del fabbisogno alimentare nazionale, la prima volta dal 1960 che la soglia di autosufficienza scende sotto quota 40%.