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 2008  aprile 25 Venerdì calendario

Panico tra attori, avvocati, alti prelati e pezzi grossi di ogni sorta perché la polizia ha scoperto a Torino un bordello dove giovani gay stranieri si offrivano a italiani d’ogni età, professione e censo

Panico tra attori, avvocati, alti prelati e pezzi grossi di ogni sorta perché la polizia ha scoperto a Torino un bordello dove giovani gay stranieri si offrivano a italiani d’ogni età, professione e censo. Il locale, camuffato da palestra con sauna ai margini dell’elegante quartiere della Crocetta, era gestito dal settantenne Mario Lo Marco ora denunciato per agevolazione della prostituzione. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nel club Antares dopo giorni e notti di appostamenti, hanno trovato alcuni clienti già avvinghiati a ragazzetti brasiliani, algerini, o marocchini, mentre altri giravano per le stanze piene di candele profumate e preservativi con un asciugamano in vita o in perizoma. Al momento del blitz c’era pure un padre missionario che s’è fatto venire una crisi isterica, e poi un ex sindaco di Forza Italia nel Cuneese e un preside di un istituto superiore in provincia di Torino, entrambi tremanti e impauriti perché hanno mogli e figli. La lista degli habituè, quasi tutti ultracinquentenni e «passivi» a detta dei giovani che soddisfacevano le loro voglie, è lunga e piena di nomi importanti: avvocati, medici, giornalisti tv e carta stampata, manager, persino un noto attore di teatro ottuagenario. E ancora: l’intrepido eroe di mille spaghetti-western, un professore universitario e uno scrittore, un alto prelato (forse) svizzero, un vescovo ortodosso e un paio di calciatori vicini al tramonto, un illustre docente di filosofia, poliziotti e carabinieri. Infine un congruo numero di pensionati. Il locale, aperto dal 1981, figurava recensito in guide per omosessuali anche in lingua inglese, e in inserzioni su periodici per gay.