corriere.it 25/4/2008, 25 aprile 2008
E’ panico a Kinshasa, la capitale del Congo, per i «ladri di pene». Ben tredici persone sono state arrestate dalla polizia con l’accusa di aver usato la magia nera per «far sparire» o «far rimpicciolire» il pene di diverse persone
E’ panico a Kinshasa, la capitale del Congo, per i «ladri di pene». Ben tredici persone sono state arrestate dalla polizia con l’accusa di aver usato la magia nera per «far sparire» o «far rimpicciolire» il pene di diverse persone. La diffusione della notizia attraverso il tam-tam dei media locali ha prodotto una vera ondata di panico, tanto che le forze dell’ordine hanno probabilmente fermato i presunti stregoni più per proteggerli dal pericolo di linciaggio che per le loro capacità «magiche». Esponenti della polizia hanno anche fermato diverse «vittime» cercando di far notare che i loro organi genitali erano ancora al loro posto. La risposta, riferiscono fonti della polizia, sembra che sia sempre: «Il pene è lì, ma è diventato più piccolo», oppure «non funziona più». Fenomeni di questo genere non sono rari nell’Africa centrale, dove è ancora molto diffuso il timore per le pratiche di stregoneria. Dietro al panico per i «ladri di pene», secondo alcuni c’è però un movente politico: abitanti di Kinshasa hanno infatti accusato una setta separatista di aver montato ad arte il caso per creare disordine e mettere in difficoltà il Governo.