Varie, 24 aprile 2008
Luigi Meche, 60 anni, e Luciana Rambaldo, 57. Marito e moglie, non avevano figli e vivevano a Lugagnano di Sona nel Veronese in un’elegante villa con piscina
Luigi Meche, 60 anni, e Luciana Rambaldo, 57. Marito e moglie, non avevano figli e vivevano a Lugagnano di Sona nel Veronese in un’elegante villa con piscina. Lui faceva l’imbianchino e il decoratore, lei, un tempo magliaia, «particolarmente curata, tutte le settimane andava dalla parrucchiera ed era molto ordinata, anche nella gestione della casa». L’altra sera i coniugi aprirono la porta a Claudiu Stuleru, rumeno di 20 anni che di tanto in tanto aiutava il Meche a tinteggiare pareti, che spaccò la testa a entrambi più e più volte con un oggetto appuntito. Il nipote Simone, che per tutto il pomeriggio aveva tentato invano di telefonare ai parenti, verso l’una di notte scavalcò il cancello della villa, entrò in casa, e trovò lo zio in cantina con le mani legate, il corpo seminascosto da cartoni e tessuti. La zia era sdraiata invece sul letto coniugale, la maglietta arrotolata a scoprile in parte il seno. Lo Stoleru, acchiappato dai carabinieri mentre stava per imbarcarsi su un nave a Civitavecchia, spiegò di avre ucciso perché l’uomo lo tormentava con pretese sessuali. Serata di mercoledì 23 aprile in una villa con piscina a Lugagnano di Sona nel Veronese.