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 2008  aprile 23 Mercoledì calendario

Campi nomadi a pagamento. Libero, mercoledì 23 aprile Campi nomadi a pagamento. il progetto di legge che Alleanza Nazionale sta cercando di fare approvare, dal Consiglio Regionale, in Veneto

Campi nomadi a pagamento. Libero, mercoledì 23 aprile Campi nomadi a pagamento. il progetto di legge che Alleanza Nazionale sta cercando di fare approvare, dal Consiglio Regionale, in Veneto. Insomma, gli spazi per i Rom potrebbero non essere più una sorta di diritto gratuito (a carico dei Comuni) ma bensì un servizio da pagarsi in loco dai gruppi di nomadi ai quali sarà chiesto di non arrecare danni e mantenere un decoro nell’area in cui vivono. «Questo progetto - spiega Raffaele Zanon (An), primo firmatario del Pdl anti-zingari - è una norma che vuole portare ad una più rigorosa regolamentazione degli insediamenti nomadi nel Veneto tentando di porre maggior rigore, sia sul fronte sanitario che sulla documentazione da produrre per la sosta, istituendo anche per i nomadi l’obbligo di avere una sorta di permesso di soggiorno che consenta di arginare l’invasione di quelle bande illegali che sono difficilmente controllabili dalle forze dell’ordine». LEGALIT SUL TERRITORIO Lo scopo del gioco sarebbe anche il sostegno di quelle amministrazioni locali che si preoccupano della legalità nel loro territorio, «vista l’ondata di arrivi di popolazioni nomadi dall’est europeo». «La preoccupazione - continua Zanon - è per le diverse migliaia di zingari Rom, che in Italia non vengono certo per lavorare, e per possibili infiltrazioni delle Mafie dell’Est Europeo (la cui presenza è stata già denunciata da una ricerca del Consiglio Superiore della Magistratura)». Così la vecchia legge sui campi rom oggi in vigore, dal 1989, verrà spedita presto in pensione permettendo di applicare una linea più decisa e molto meno tollerante. Ieri Zanon ha provato la "bella" portando la legge in aula, per tentare l’approvazione da parte del Consiglio Regionale, ma gli è andata male: il giro di vite è stato rimandato a data da destinarsi. I bene informati, però, dicono che, caso più unico che raro, l’umore del Palazzo avrebbe potuto permettere un voto favorevole da parte dell’emiciclo ma poi l’incanto si è rotto. Il provvedimento è stato rispedito in commissione consiliare: ma si tratta solo di una pausa temporanea; la necessità nazional-popolare di più sicurezza non può fare altro che favorire interventi di questo tipo. «Passerà, passerà», spiega infatti il Sindaco di Treviso, Segretario Nazionale della Lega Nord, Giampaolo Gobbo, riferendosi al Pdl anti-nomadi. Poi illustra la ricetta che a Treviso ha funzionato alla grande per risolvere il problema zingari: «Semplice dice - qui di campi nomadi non ne abbiamo. Ce ne erano due, che erano abusivi, e non abbiamo fatto altro che smantellarli. Chi ci stava dentro si è dovuto adeguare alle regole della normale convivenza civile oppure è stato espulso. Francamente io penso che questo sia il ragionamento da farsi e se i campi devono esistere allora devono essere solo un luogo di passaggio, non un posto dove sistemarsi stanzialmente». Quindi per Gobbo sostenere i campi è una prassi inutile: «Si nutre solo ed esclusivamente un sistema malavitoso, troppo spesso fuori dalle leggi». STOP ALLA MALAVITA «Noi - continua Gobbo - non siamo contro l’etnia Rom ma ci accorgiamo, piuttosto, che sono loro che troppo spesso si pongono in un atteggiamento contro la società. Adesso stiamo seguendo il problema a livello Veneto» ma anche a livello nazionale, spiega Gobbo, ci sarà da fare. «Bisogna partire dal presupposto che se si vogliono fare le cose bisogna farle in profondità, soprattutto dopo quanto accaduto a Roma: bisogna sapere da subito chi c’è in questi campi. Ciascuno deve avere una carta d’identità, di qualunque paese, ed avere i dovuti permessi. Se si agisce diversamente succede che nascono delle vere e proprie sacche extraterritoriali che sono fuori dallo Stato». Un altra zona veneta piuttosto sensibile al problema Rom è Padova dove, spiega Giustina Destro, parlamentare di Forza Italia, ex sindaco della città del Santo «adesso vorrebbero fare una moschea nella zona di via Longhin» nota per la presenza di un insediamento di nomadi che sarebbe in fase di smantellamento ma lì insistono ancora una quarantina di Rom. «Occorre limitare il numero dei presenti - spiega la Destro - perchè la presenza dei nomadi è aumentata. Serve poi una attività di monitoraggio». Certo è che non si può fare di tutta un erba un fascio «perchè - spiega ancora l’ex primo cittadino - ci sono gruppi che effettivamente tentano l’integrazione, seguono i bambini e li mandano a scuola; purtroppo, però, ci sono anche coloro che i bambini li sfruttano solo per gli scippi e l’accattonaggio». La legge che entrerà in vigore in Veneto proteggerà anche i più piccoli, mediante forme di controllo, proprio per evitarne odiose forme di sfruttamento. Daniele Pajar