La Stampa.it 22/4/2008, 22 aprile 2008
Indossare una maglia o guanti prodotti con la lana ricavata dal proprio cane è possibile, grazie a una pensionata austriaca che da anni, per hobby, fila la peluria dei cani e ne ricava lana da lei reclamizzata come super leggera, morbida come quella di angora e isolante sia contro il calore sia contro il gelo
Indossare una maglia o guanti prodotti con la lana ricavata dal proprio cane è possibile, grazie a una pensionata austriaca che da anni, per hobby, fila la peluria dei cani e ne ricava lana da lei reclamizzata come super leggera, morbida come quella di angora e isolante sia contro il calore sia contro il gelo. Monika Stockinger, 63 anni, ex allevatrice di cani a Strobl vicino a Salisburgo, cominciò 20 anni fa a filare i peli lasciati dai suoi quadrupedi dopo essere stati spazzolati. Oggi lavora regolarmente la peluria delle sue due cagnette Bearded Collie, "Chelsea" e "Gwendoline" e produce lana anche su commissione di altri proprietari di cani che a loro volta raccolgono la peluria dei loro per farla trasformare in capi di abbigliamento. Prezzo della lavorazione della lana: 70 euro al chilo, compreso lavaggio della peluria e aggiunte di lana di pecora che rende il prodotto finale più resistente.