Fabio Pozzo La Stampa 23/4/2008, 23 aprile 2008
Le città più care - per le spese in alimentari, abbigliamento e arredamento - sono Bolzano, Trieste, Genova e Bologna
Le città più care - per le spese in alimentari, abbigliamento e arredamento - sono Bolzano, Trieste, Genova e Bologna. Lo dice l’Istat, in base a uno studio con Unioncamere e l’Istituto Guglielmo Tagliacarne che ha monitorato e comparato i prezzi (nel 2006) in venti città italiane. Bolzano è la città più cara per gli alimentari: la spesa in un supermercato costa oltre il 13% in più rispetto alla media nazionale, mentre a Napoli e Bari si spende il 12% in meno. Al secondo posto, in negativo, si piazza Milano, con l’11,2% in più. Seguono, sopra il 5%, Aosta, Genova, Venezia, Trieste e Bologna; tra il +5% e il valore medio sono Torino, Ancona e Perugia. Se invece bisogna comprare un cappotto non conviene cercarlo a Venezia, Bolzano o a Trieste, e nemmeno a Reggio Calabria, dove costa il 5% in più rispetto alla media nazionale, ma bisogna andare ad Aosta (-10%). Si piazzano tra il +5% e il valore medio Genova, Bologna, Ancona, Firenze, Perugia e Cagliari; sotto il 5% Torino, Milano, Roma, Napoli, L’Aquila, Campobasso e Palermo. Quanto agli oggetti per la casa, meglio stare alla larga dal capoluogo lombardo: si spende oltre un quarto in più (25,8%) rispetto alla media, mentre a Campobasso la spesa è di quasi un quarto in meno (-22,8%). Superiori al 5% anche i prezzi di Aosta, Genova, Firenze e Roma; tra il +5% e il valore medio Torino, Bolzano, Trieste, Bologna e Potenza.