varie, 23 aprile 2008
SABBATINI
SABBATINI Giuseppe Roma 1 maggio 1957. Tenore. «[...] artista forse troppo raffinato per essere davvero popolare ma dal curriculum sterminato, ”tenore di Muti” nel di lui ventennio scaligero. [...]» (Alberto Mattioli, ”La Stampa” 23/4/2008) • Anche direttore d’orchestra, debutto in Giappone come direttore/cantante: «Una strana esperienza, perché naturalmente quando cantavo dovevo dirigere dando le spalle all’orchestra. Però è andata bene con il pubblico e mi sono trovato bene io. meraviglioso cantare seguendo solo i tuoi tempi e il tuo fraseggio». Debutto come direttore e basta il 23 aprile 2008 all’Auditorium di Tor Vergata (Roma), con la Roma Sinfonietta. Programma intelligente: Stabat Mater di Pergolesi (soliste le colleghe Cinzia Forte e Sara Mingardo), il Concerto n. 2 di Wassenaer e la Suite dal Pulcinella di Stravinskij • «Io nasco come rockettaro, poi come cantante di musica ”seria” mi dedico soprattutto alla polifonia. Ma il diploma lo prendo in contrabbasso e vinco anche il concorso per l’Orchestra Rai di Roma non ancora assassinata dai politici. Quindi riscopro la voce e nell’87 divento tenore [...] ma io ho sempre voluto dirigere. Ed è più facile riuscirci se sei un cantante celebre piuttosto che un anonimo strumentista. E poi non mi improvviso. A parte il mio bravo diploma, da [...] anni studio con Luciano Pelosi a Santa Cecilia, che per fortuna è un altro computeromane come me. Io ero, mettiamo, a Tokio a fare il Requiem di Verdi con Muti e gli mandavo una mail con l’esercizio di contrappunto. E ricevevo il saggio corretto magari a Vienna [...] dissi addio al posto fisso in Rai per la libera professione di tenore. [...] nel passaggio dal palco al podio ho avuto qualche delusione. Chi credevo che mi avrebbe aiutato non l’ha fatto. Vero che è successo anche il contrario [...] Non voglio imitare nessuno. In fin dei conti, Domingo dirige dal ”78. E io nel ”78 ero ancora uno studentello [...]» (’La Stampa” 13/4/2008).