Francesco Tortora Corriere della Sera 18/04/2008, 18 aprile 2008
Guy Ritchie, vagabondo americano originario del Texas che da tempo vive di espedienti, s’è messo in testa di diventare il primo barbone miliardario del mondo e per questo ha ideato un sito-web che in meno di un anno dovrebbe trasformare il suo sogno in realtà
Guy Ritchie, vagabondo americano originario del Texas che da tempo vive di espedienti, s’è messo in testa di diventare il primo barbone miliardario del mondo e per questo ha ideato un sito-web che in meno di un anno dovrebbe trasformare il suo sogno in realtà. Partendo dal fatto che gli internauti sono più di un miliardo, Ritchie, dal suo sito ufficiale, chiede ad ogni utente di donargli un solo dollaro: se l’iniziativa avesse successo, il suo nome affiancherà quello di magnati come Bill Gates e Warren Buffet nella prestigiosa lista di "Paperoni” stilata dalla rivista economica Forbes. Sul sito del clochard, inoltre, ci sono diversi video in cui è possibile ammirare le sue doti canore: Ritchie invita gli ascoltatori a scaricare le sue performance e a fare un offerta in denaro, se lo desiderano, per la sua musica. Inoltre si possono acquistare, per pochi spiccioli, tazze, magliette e mutande con su scritto: «Io ho dato un dollaro a un milionario». Mancano appena 256 giorni alla fine della sua impresa e Ritchie finora ha racimolato solo 505 dollari, ma lui continua a sperare e già ha presentato sul web una copertina "taroccata" di Forbes che lo celebra come il primo barbone miliardario. Dopotutto non sarebbe la prima volta che la rete permette a uno sconosciuto di arricchirsi o di portare a termine un’impresa inimmaginabile. Tra i casi memorabili: il ventunenne inglese Alex Tew che diventò milionario vendendo sul suo sito "Milliondollarhomepage.com" spazi pubblicitari in lotti da un dollaro a pixel; il canadese Kyle MacDonald che in poco più di un anno riuscì a barattare, oggetto dopo oggetto, una graffetta rossa con una casa di due piani nello stato nordamericano.