Roberto Beccantini, "La Stampa" 18/4/2008;, 18 aprile 2008
«Quando cominciai la carriera, l’arbitro perfetto era quello che dirigeva tutto e tutti alla stessa maniera
«Quando cominciai la carriera, l’arbitro perfetto era quello che dirigeva tutto e tutti alla stessa maniera. Oggi, un metro del genere sarebbe un reperto giurassico. Bisogna aggiornarsi, seguire le tattiche e regolarsi di conseguenza. Non si può ”fischiare” a uomo chi marca a zona, e viceversa. Nel senso che ogni sistema di gioco impone al direttore di gara posizioni e nozioni specifiche». (Collina)