Avvenire 16 aprile 2008, ELENA MOLINARI, 16 aprile 2008
All’arrivo, a sorpresa l’abbraccio della folla. Avvenire 16 aprile 2008 rimasto all’aeroporto solo un quarto d’ora, giusto il tempo di essere accolto dal presidente George W
All’arrivo, a sorpresa l’abbraccio della folla. Avvenire 16 aprile 2008 rimasto all’aeroporto solo un quarto d’ora, giusto il tempo di essere accolto dal presidente George W. Bush e dai rappresentanti della Chiesa cattolica locale. Ma questo non ha impedito al primo luogo toccato dal Papa in questo viaggio negli Usa di essere preso d’assalto da centinaia di giornalisti, mentre migliaia di persone si affollavano all’esterno della base militare di Andrews. Il viaggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti comincia dunque con un bagno di folla. Ed è solo un assaggio dell’accoglienza che il Pontefice riceverà nei prossimi giorni. La polizia (ben 1.300 agenti in circolazione nella capitale durante i quattro giorni che il Papa vi spenderà) prevede che 12 mila persone aspetteranno Benedetto XVI davanti alla Casa Bianca, dove si reca stamani per un incontro allo Studio ovale con Bush. E a migliaia faranno ala ai cinque chilometri che la papamobile percorrerà fino alla nunziatura apostolica di Washington, in Massachusetts Avenue. Quella alla Casa Bianca sarà la seconda visita che un Pontefice fa alla residenza del presidente Usa, e l’attesa del colloquio ha reso Bush «molto emozionato », stando alla sua portavoce Dana Perino. Anche ieri sera del resto Bush è apparso leggermente impacciato all’arrivo di Benedetto XVI, che ha accolto insieme alla consorte Laura e alla figlia Jenna, al presidente della Conferenza episcopale americana il cardinale Francis George, al suo vice Gerald Kicanas, al segretario generale e coordinatore del viaggio David Malloy, all’arcivescovo di Washington, Donald Wuerl con due vescovi ausiliari, e all’ordinario militare, Timothy Broglio. L’aereo del Papa era atterrato qualche minuto prima delle 16 (le 22 di ieri, ora italiana) con un po’ d’anticipo sul previsto. Ratzinger si è soffermato otto minuti con Bush in una sala del l’aeroporto; poi, quando è uscito, è stato accompagnato da uno scroscio di applausi. stato un incontro caloroso e spontaneo. la prima volta che un presidente degli Usa si reca a ricevere un ospite a Andrews. Intanto la capitale statunitense, che non riceve un Papa dal 1979, si interroga sul Papa ma anche sui cattolici disposti a passare ore in piedi pur di riceverne la benedizione. Il Washington Post ha commissionato un sondaggio dal quale emerge che tre quarti dei cattolici americani «sostengono » il Papa, mentre metà spera che sottolinei gli insegnamenti tradizionali della Chiesa. Un altro 62 %, però, sempre secondo il quotidiano della capitale, ritiene che la Chiesa di oggi non rispecchi le proprie idee. Non manca chi cerca d’inquadrare la visita in chiave politica, facendo notare, come fa una vaticanista sempre sul Post, che su certi temi Benedetto XVI è «più a sinistra del partito democratico», su altri «più a destra di quello repubblicano». Grande attesa, infine, per la visita all’Onu che – ha ricordato ieri il segretario generale Ban Ki-moon – «sta affrontando sfide difficili e di tutti i tipi» e per risolverle ha bisogno «dell’appoggio forte e spirituale del Papa». ELENA MOLINARI