Avvenire 16 aprile 2008, MATTEO LIUT, 16 aprile 2008
Un «buon compleanno» dal mondo. Avvenire 16 aprile 2008 Esattamente 81 anni fa nasceva a Marktl am Inn, paesino nella diocesi di Passau in Baviera, Joseph Ratzinger
Un «buon compleanno» dal mondo. Avvenire 16 aprile 2008 Esattamente 81 anni fa nasceva a Marktl am Inn, paesino nella diocesi di Passau in Baviera, Joseph Ratzinger. Quel giorno era il Sabato Santo e il Battesimo del nuovo nato fu il primo ad essere celebrato con la «nuova» acqua santa, benedetta durante la Veglia pasquale che allora si teneva alla mattina. a questo «segno» che l’attuale Pontefice lega il ricordo più caro di questa ricorrenza. Un ricordo al quale probabilmente oggi Benedetto XVI ritornerà, festeggiando negli Stati Uniti il suo 81° compleanno, cui seguirà venerdì il terzo anniversario dall’elezione al Soglio pontificio. Ad anticipare gli auguri al Papa, ieri, sono stati due capi di Stato: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo telegramma per la partenza verso gli Usa (come riferiamo a parte), e la regina Elisabetta II d’Inghilterra, che è anche il capo della Chiesa anglicana. La sovrana, in particolare, ha espresso «con molto piacere le più vive felicitazioni a Sua Santità, insieme con le preghiere e i migliori auguri per un sereno pacifico futuro ». «Ad multos annos, Sancte Pater» è l’espressione scelta dall’Osservatore Romano per rivolgere a Benedetto XVI gli auguri di buon compleanno. Come omaggio, nelle pagine di cultura, il quotidiano ha pubblicato uno stralcio di una delle meditazioni di Joseph Ratzinger contenute nel volume «Il sabato della storia», scritto insieme al pittore americano William Congdon nel 1998. E in occasione del compleanno del Papa un’emittente televisiva pubblica russa trasmetterà, per la prima volta, un documentario su Benedetto XVI. Nel video, registrato alcuni mesi fa in Vaticano, il Papa rivolge un saluto in russo, auspicando che i vescovi cattolici e le loro comunità su tutto il territorio della Russia «siano sempre colmi del fuoco del la fede». Nel suo messaggio ai cittadini russi il Papa ricorda la grandezza della nazione «nella sua dimensione territoriale, nella sua lunga storia, nella magnifica sua spiritualità, nelle sue molteplici espressioni artistiche». Non poche le ombre che hanno oscurato la storia di questo Paese, sottolinea Ratzinger ricordando gli ultimi «cento anni di guerre, devastazioni e totalitarismi». Realtà laceranti che avevano «la propria radice nella negazione violenta di Dio». Altrettanto importanti, conclude il Papa, sono state le luci: quelle di «tantissimi martiri – cattolici, ortodossi e altri credenti – periti sotto l’oppressione di feroci persecuzioni ». Riferendosi poi al dialogo cattolico-orto dosso, Ratzinger nota che le due Chiese, unite, possono dire «in modo efficace una parola nuova, specialmente all’Europa, perché fedele alla sua identità costruisca il futuro, senza rifiutare le pro prie radici cristiane». MATTEO LIUT